I raid sulla città siriana di Aleppo non si fermano. Una famiglia di sei persone, tra cui quattro bambini, sono rimasti uccisi nei bombardamenti dei governativi. L’Osservatorio per i diritti umani siriani ha riportato che la nuova strage è avvenuta a causa degli elicotteri delle forze siriane i quali hanno sganciato in modo indiscriminato barili pieni di esplosivo nel quartiere di al Sakhour, roccaforte dei ribelli, nella zona est della città.
Due medici hanno denunciato che all’interno delle bombe era stato aggiunto del gas cloro. Tale tesi – non confermata dall’Osservatorio siriano per i diritti umani – è avallata anche da un funzionario dei ribelli che indica nell’avvelenamento da gas il motivo della morte. I sanitari hanno distribuito un raccapricciante video online dove si vedono i cadaveri e hanno anche identificato la famiglia, che si chiamerebbe al-Baytounji.
Un’inchiesta condotta dalle Nazioni unite e dall’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha verificato che le milizie del governo siriano hanno utilizzato gas cloro nelle bombe a barile almeno tre volte durante la guerra. La Siria ha negato anche l’utilizzo di barili-bomba – armi condannate dall’Onu – che sono armamenti improvvisati realizzati con barili riempiti di esplosivi e frammenti di proiettili, che vengono sganciati dagli elicotteri.
Con gli ultimi episodi sale a 54 il numero dei civili rimasti uccisi negli ultimi due giorni dai raid e dagli attacchi di artiglieria del regime che da martedì scorso ha potenziato l’offensiva contro la parte orientale di Aleppo. Secondo attivisti locali questi attacchi hanno il supporto aereo delle forze russe, un’accusa negata da Mosca. Nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno nuovamente messo in guardia la Siria e la Russia contro le “azioni atroci” su Aleppo. In una nota della Casa Bianca, il consigliere per la sicurezza nazionale Susan Rice condanna i bombardamenti che hanno distrutto tutti gli ospedali.