In caso di attacco a un Paese arabo l’Egitto interverrà. Lo ha assicurato il presidente Abdel Fatah al Sisi, nel corso dell’incontro con il ministro degli Esteri degli Emirati, Abdullah Bin Zayed. Il “Faraone” ha detto che “la sicurezza nazionale dei paesi arabi, inclusi quelli del Golfo, è una parte indivisibile della sicurezza nazionale egiziana”. Ha poi aggiunt che il mondo arabo è “minacciato da una miriade di sfide alla sicurezza che rischiano di dividerlo in piccoli staterelli”.
Ieri si è aperta al Cairo la 146ma sessione del Consiglio dei ministri degli Esteri della Lega Araba, presieduto dal capo della diplomazia tunisina Khemaies Jhinaoui. Durante l’incontro si è dibattuto di diversi temi: la questione israelo-palestinese, le crisi in Libia, Siria e Yemen, la lotta al terrorismo e la salvaguardia della sicurezza nazionale dei paesi arabi. Il ministero degli Esteri tunisino ha sottolineato che l’incontro era di particolare importanza vista la delicata situazione a livello regionale ed internazionale.
La Tunisia utilizzerà il ruolo di presidenza della sessione per ribadire la posizione del Paese nordafricano sulle cause arabe e le strategie per rilanciare il processo di accordo politico nei diversi conflitti che interessano la zona. Al centro della sessione della Lega araba vi saranno anche i temi legati allo sviluppo della cooperazione economica tra i vari paesi membri.