Con il piano di aiuti che ha raggiunto uno stallo, il premier greco Alexis Tsipras ha chiesto al presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk la convocazione di un vertice straordinario dei leader dei Paesi dell’Eurozona per sbloccare il negoziato sul programma di aiuti ad Atene. Tra i nodi da sciogliere, un intervento sul debito pubblico della Grecia che lo renda sostenibile per non vanificare tutti gli altri sforzi che sono stati e devono ancora essere messi in campo per riportare l’economia ellenica sulla strada della crescita e rimettere in ordine i conti pubblici.
Anche dal ministro delle finanze tedesco è arrivato un secco “no”, come risposta alla richiesta del premier ellenico. Parlando a una conferenza stampa a Berlino, Schaeuble ha detto che “i colloqui con la Grecia non hanno fatto molti progressi” come richiesto dal presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem per convocare i ministri delle Finanze dell’Eurozona domani. “Quando ci saranno le condizioni, la riunione sarà convocata”.
Più morbida la posizione del presidente del Consilio Europeo Tusk, che ha respinto la richiesta del primo ministro greco in maniera più soft. “Mi sono consultato con i presidenti dell’Eurogruppo e della Commissione Ue e con Tsipras ma c’è ancora lavoro da fare da parte dei ministri delle Finanze” prima dell’eventuale convocazione di un vertice straordinario dell’Eurozona. Inoltre Tusk ha sottolineato che “dobbiamo evitare una situazione di rinnovata incertezza per la Grecia” e perciò c’è il bisogno di acquisire ulteriori informazioni sul debito, un tema sul quale “dovrà lavorare l’Eurogruppo nei prossimi giorni”.