Dopo aver confermato la morte del mullah Omar viene annunciato il nome del suo successore: si tratta di Akhtar Mohammed Mansour. Nato a Kandahar nel 1960, il nuovo leader è stato ministro dell’Aviazione durante il regime dei Talebani (dal 1996 al 2001) e come Omar, sembra essere a favore dei colloqui di pace con il governo di Kabul che erano previsti per il 31 luglio prima di essere rinviati.
Mansour è stato eletto dopo una notte di consultazioni a Quetta, in Pakistan, con l’approvazione di tutti i 20 membri della “Shura”. Fu lo stesso Omar a indicarlo come suo successore ma sulla sua vera identità l’intelligence americana ha sollevato dei dubbi.
Secondo quanto dichiarato da corrispondenti citati dalla Bbc, la decisione di incoronare Mansour alla guida dell’organizzazione, potrebbe provocare una spaccatura tra i militanti che sembrano divisi sulla figura del nuovo leader. Personaggi del calibro di Qaum Zakir, comandante militare del movimento, Tayed Agha, capo dell’ufficio politico in Qatar e Habibullah, componente della shura di Quetta, avrebbero infatti preferito il figlio di Omar, Yaqoob, come suo successore.