Sono almeno sei i bambini morti ieri nella provincia meridionale afghana di Khost. A ucciderli è stato un ordigno esploso sul terreno su cui avevano da poco iniziato a giocare a cricket. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa Pajhwok, specificando che altri dieci bimbi sono rimasti gravemente feriti nell’incidente.
Secondo la polizia locale, la bomba era stata collocata su una bicicletta e attivata a distanza proprio qualche minuto dopo l’arrivo della giovane comitiva. Un attentato voluto e mirato proprio a causa dello sport praticato dai bambini. Il cricket infatti è considerato un gioco non compatibile con i dettami islamici ed è per questo proibito.
Subito dopo l’esplosione, familiari e amici hanno formato un corteo e trasportato i cadaveri davanti la sede del governo provinciale, chiedendo alle autorità di punire i responsabili di tale violenza. Sempre nella stessa giornata a poche ore di distanza da questo primo attentato, nel distretto di Sayeed Abad, un commando di uomini armati e con il volto coperto dalle maschere, ha ucciso 13 persone.
Gli attentatori hanno fatto scendere i passeggeri dell’autobus e uno dopo l’altro li hanno uccisi a colpi di arma da fuoco. Un portavoce del governatore provinciale ha inoltre aggiunto che ci sarebbero alcuni feriti e che un bambino di 9 anni è rimasto miracolosamente illeso. Le autorità non hanno ancora potuto accertare che si trattasse di talebani in quanto l’assalto è avvenuto a viso coperto.