Un paio d'ore di colloqui sono state necessarie perché il tavolo congiunto Usa-Cina portasse a un risultato concreto. Una cena di lavoro, durante la quale Donald Trump e Xi Jinping hanno trattato i termini della tregua sui dazi commerciali stabilendo un lasso di 90 giorni durante i quali proseguire i negoziati e rimandare, almeno per ora, lo scontro commerciale. Un buon risultato al G20 argentino, considerando i presupposti non proprio incoraggianti che avevano portato all'incontro di Buenos Aires. Ora, secondo quanto riferito da alcuni media cinesi, i due leader avrebbero firmato la tregua stabilendo che, a partire dal prossimo primo gennaio, non ci saranno imposizioni di nuovi dazi. Anche se nessun comunicato ufficiale è stato prodotto al termine dell'incontro, entrambe le delegazioni hanno informato che le trattative sono andate a buon fine. Alcuni portavoce di Pechino hanno parlato di “un importante consenso”, mentre i delegati statunitensi avrebbero informato che la Cina si impegnerà ad acquistare prodotti agricoli degli Stati Uniti.
I termini dell'accordo
Un bilaterale atteso e particolarmente denso di materiale da analizzare, quello fra Trump e Xi. Un indizio neanche troppo nascosto di quanto le due parti abbiano preso seriamente la possibilità di trattativa di Buenos Aires, vero punto d'incontro rispetto ai mesi scorsi nei quali si è andati avanti a dichiarazioni oltreoceaniche e a colpi di tweet. Gli Stati Uniti si proponeavano l'obiettivo di dimezzare il deficit commerciale cinese (380 miliardi diollari) il che, in sostanza, si potrebbe raggiungere a stretto giro (con tutte le variabili del caso) con l'acquisto di più prodotti statunitensi da parte di Pechino, sviluppando circa la metà di miliardi in controvalore anche se, almeno inizialmente, era stato rivelato che anche una cifra inferiore sarebbe stata sufficiente a dare l'accordo per fatto.
A rivelare l'intesa raggiunta è stato il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, il quale ha fatto sapere che l'obiettivo preposto per far calare rapidamente il deficit cinese (l'acquisto dei prodotti Usa) è stato raggiunto e che, a breve termine, da Pechino inizierà l'import di derrate agricole.