E'i è risolto con un'intesa salva-tutti il bilaterale fra Angela Merkel e il leader della Csu, Horst Seehofer, per cercare di scongiurare una possibile crisi di governo dopo le critiche e le annunciate dimissioni del ministro dell'Interno per gli accordi presi dalla cancelliera in sede di Consiglio europeo sulla gestione dei flussi migratori. Al termine di una giornata di intense trattative fra Cdu e Csu, il punto d'incontro è stato trovato nei “centri transito” per chi è registrato in altri Paesi, indicati come la soluzione che potesse accontentare tutti. Un “buon compromesso”, secondo la cancelliera e un “accordo sostenibile”, per il ministro che, in serata, ha confermato di voler rimanere al Ministero dell'Interno. Ulteriori risposte, forse definitive, arriveranno dalla riunione dei socialdemocratici, al momento vero ago della bilancia.
Mediatore
Ruolo di primo piano, in qualità di mediatore, lo ha svolto il presidente del Bundestag, Wolfagang Schaeuble, che stamattina ha espresso le sue preoccupazioni sulla tenuta dell'alleanza tra i due partiti conservatori e, quindi, dello stesso esecutivo. “L'Unione è sul baratro” aveva detto il potentissimo esponente della Cdu.
Scenari
E' stata una giornata topica in Germania, con l'attesa per l'esito dell'incontro che ha tenuto in fibrillazione i media tedeschi che si sono sbizzarriti sui possibili scenari. Il primo prevedeva che, non si fosse raggiunto un accordo tra i due partiti alleati, in quel caso il ministro della Csu Seehofer sarebbe potuto rimanere dell'idea di rimettere il mandato ed essere sostituito da un altro esponente della Csu, ad esempio dal capogruppo al Bundestag, Alexander Dobrindt. Un secondo scenario, più pessimistico, prevedeva invece la scissione della storica alleanza da parte della Csu e una deflagrazione della crisi di governo. In quel caso la cancelliera Merkel avrebbe avuto due possibilità: o andare alle elezioni subito oppure cercare di avere i voti dei Verdi per sostituire, temporaneamente, quelli della Csu. Un terzo scenario possibile, infine, immaginava un compromesso dell'ultimo momento, e una concessione di Merkel ad alcune richieste di Seehofer. Per esempio, sul punto del respingimento dei migranti registrati in Paesi terzi, ora sarebbe possibile raggiungere un compromesso con il ministro degli interni, alla luce degli accordi bilaterali presi dalla cancelliera con i capi di governo di Spagna e Grecia all'ultimo vertice di Bruxelles della scorsa settimana.