I nazionalisti del movimento di destra Pravyy Sektor (Settore Destro) e del partito di estrema destra Svoboda hanno sfilato a Kiev, capitale ucraina, in memoria del loro leader storico Stepan Bandera. La marcia è stata organizzata per celebrate l’anniversario della nascita di Bandera, 106 anni fa, leader storico patriottico. I nazionalisti ucraini temono che il loro ispiratore non riceva i giusti onori nel paese essendo una figura controversa. Per alcuni Stepan Bandera è un eroe che ha lottato per l’indipendenza, per altri e per l’opinione pubblica russa è un nazista. Per le strade di Kiev sono state esposte, per l’occasione, le bandiere di Svoboda con la scritta: “Stepan Bandera aveva detto che Mosca era il nostro nemico e aveva ragione”.
I nazionalisti avevano annunciato l’intenzione di manifestare, dal loro sito internet il 29 dicembre scorso. Pravyy Sektor invitava tutti i patrioti ucraini a unirsi alla loro marcia per rendere omaggio al “leader della nazione ucraina, Stepan Bandera”. Nel sito si dichiarava che “i nazionalisti ucraini hanno espresso la loro indignazione per il fatto che alcune forze hanno paura del risveglio della nazione ucraina, e, con la scusa del patriottismo e della statualità, gettano fango su quello che dovrebbe essere sacro per ogni ucraino”. In particolare, il movimento nazionalista si era scagliato contro un documentario intitolato “I segreti di Bandera” messo in onda nei giorni scorsi dal canale televisivo “1+1”. Nello specifico, stando agli autori del documentario, Bandera era un uomo fisicamente malato, di piccola statura, che non aveva esitato a picchiare la moglie incinta.
La marcia dei nazionalisti si è svolta nella stessa giornata del discorso di inizio anno del presidente Ucraino Poroshenko. “Il prossimo anno non sarà semplice – ha dichiarato il presidente alla Nazione – Tuttavia, credo che rimarrà nella storia come l’anno dell’inizio di riforme profonde e globali che apriranno la strada all’adesione all’Unione europea per il nostro Paese. È il nostro sogno e lo faremo accadere insieme”. “L’anno passato – ha poi ricordato – è stato il più difficile degli ultimi sette decenni, dal 1945. Un nemico arrabbiato ha invaso le nostre vite, il nostro territorio, la nostra libertà e la nostra indipendenza. Ma l’intero Paese si è sollevato per difendere la patria”. Quindi ha aggiunto: “Sicuramente vinceremo questa guerra patriottica. La verità è dalla nostra parte! Dio è con noi!”.