E’ stata una strage di turisti, 14 secondo l’ultimo bilancio. Nell’attacco dei terroristi islamici alle Ramblas di Barcellona molte delle vittime non sono spagnole. Oltre a un cittadino belga sono rimasti uccisi tre tedeschi, la notizia è stata confermata dalla polizia. L’ambasciatore italiano a Madrid Stefano Sannino ha invece dichiarato che ci sono tre nostri connazionali feriti mentre al momento non trova riscontri la notizia diffusa da QN della morte di un 35enne lombardo. Feriti 26 francesi, 11 dei quali sono in gravi condizioni, secondo quanto riferito in un comunicato dal ministero degli Esteri transalpino. Il bilancio dei feriti è salito a oltre 100 di 18 nazionalità diverse. Un’australiana è in gravi condizioni.
L’attacco a Cambrils
La conferma che l’attacco era stato pianificato nei dettagli è arrivata nella notte. Sei civili e un agente sono rimasti feriti e cinque terroristi sono stati uccisi in uno scontro a fuoco con la polizia a Cambrils, 120 chilometri a sud di Barcellona, nella provincia di Tarragona, in un nuovo attacco lanciato poche ore dopo la strage sulle Ramblas. Due dei civili feriti sono in gravi condizioni. Lo ha riferito la polizia, mentre i servizi di emergenza parlano di un ferito in stato critico. I terroristi indossavano cinture esplosive che forse erano false. Secondo la versione fornita dal governo locale, intorno alle 2 del mattino una Audi A3 si è lanciata sulla folla con un bilancio fortunatamente meno pesante di quello di Barcellona. Ne è scaturita una sparatoria con la polizia, durante la quale 4 persone sono state uccise sul posto e una è morta successivamente per le ferite riportate. Il poliziotto coinvolto è ferito in modo lieve. Dopo aver investito i passanti, l’Audi si è scontrata con un veicolo dei Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana, ed è iniziata la sparatoria.
Episodi collegati
Secondo la polizia, i due attentati sono collegati e sarebbero legati anche a un’esplosione avvenuta tra mercoledì e giovedì ad Alcanar, località vicina a Tarragona, nell’abitazione di due fratelli magrebini, uno morto e l’altro arrestato. E’ probabile che i due stessero preparando esplosivi per l’attacco. Sempre secondo fonti di polizia citate dal quotidiano La Vanguardia, le forze dell’ordine starebbero dando la caccia a quattro persone della cellula terroristica.
Il giallo del posto di blocco
Ma c’è un altro giallo in questo puzzle di episodi tutti legati tra di loro, quello sull’auto che ha forzato un posto di blocco sulla Diagonal dopo aver investito tre agenti dei Mossos. Secondo quanto riferisce La Vanguardia, si è scoperto che l’uomo trovato morto all’interno del veicolo, di cui era proprietario, uno spagnolo senza precedenti penali, non era seduto al posto di guida ed è deceduto per ferite da arma da taglio, non per i colpi della polizia. Chi ha dunque forzato il posto di blocco? Chi c’era alla guida e soprattutto, dov’è finito? Nessuna ipotesi al momento viene esclusa, compresa quella che a prima vista sembra la più logica, ovvero che uno dei terroristi possa aver sequestrato l’auto e il conducente e che sia riuscito a dileguarsi prima che la vettura venisse bloccata a Sant Just Desvern.
Le indagini
Al momento infatti risultano tre le persone fermate: un cittadino di Ceuta legato all’esplosione avvenuta all’alba di giovedì ad Alcanar, un secondo uomo collegato alla stessa casa e Driss Oukabir Soprano, il giovane di origine marocchina, arrestato dopo essersi presentato in un commissariato assicurando di aver subito un furto di documenti poi usati per noleggiare il furgone usato sulle Ramblas. Ma i Mossos d’Esquadra stanno ancora cercando il conducente del furgone autore della strage a Barcellona. I sospetti sono concentrati sul fratello di Oukabir, Moussa, 18 anni, il cui profilo Facebook è stato oscurato.
Lutto nazionale
Questa mattina le Ramblas sono state riaperte dopo circa 7 ore di blocco totale. Il premier spagnolo Rajoy è a Barcellona e ha proclamato il lutto nazionale fino al 24 agosto. Oggi alle 12 la città si fermerà per un minuto per rendere omaggio alle vittime della strage.