Sono circa duemila i bambini separati dalle loro famiglie al confine Usa-Messico dal 19 aprile al 31 maggio, dopo l'entrata in vigore della politica di tolleranza zero dell'amministrazione Trump contro l'immigrazione clandestina. Lo riportano i media Usa citando dati del Dipartimento per la sicurezza interna, sullo sfondo delle polemiche per la violazione dei diritti dei bambini, denunciata anche dall'Onu.
Prigioni distinte
Il ministro della Giustizia statunitense Jeff Sessions ha affermato che tutti i migranti che attraversano illegalmente il confine verranno arrestati, con o senza minori al seguito. Sono queste leggi che determinano la separazione tra adulti e bambini: non possono essere condotti all’interno delle medesime prigioni. L'attorney general nei giorni scorsi aveva scomodato anche la Bibbia per giustificare la necessità di rispettare rigorosamente la legge.
Sono circa 100 gli istituti di detenzione minorile al confine e circa 1.500 ragazzi di età compresa tra 10 e 17 anni sono stati alloggiati in un ex supermercato del Texas. Cifre che hanno creato forti polemiche nelle file repubblicane e la prevedibile indignazione dei democratici e dei leader religiosi. “E' una politica immorale, atroce“, ha tuonato su Twitter l'influente senatrice dem della California Dianne Feinstein.
Nuova legge
Per arinare in parte le polemiche, sembra che i repubblicani presenteranno la prossima settimana due disegni di legge: il primo sulla continuazione della costruzione del muro al confine con il Messico. Il secondo – che dovrebbe soddisfare le richieste di moderati e conservatori – potrebbe prevedere un emendamento che garantisca “Il non allontanamento dei minori accompagnati arrestati al confine dai loro genitori”.