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Estate, il futuro incerto del turismo

Indecisione tra Italia ed estero, ma soprattutto sulla qualità delle vacanze. Si andrà in vacanza e per quanto tempo? Ecco le prospettive

Il 93% degli italiani, ben il 16% in più dello scorso anno, per l’estate 2020 farà vacanze in Italia. Tra le mete privilegiate ci sono Puglia, Toscana e Sicilia con un mix di mare, enogastronomia, benessere e itinerari green. Perdura pesantemente la crisi delle città e luoghi d’arte, al quarto posto fra le preferenze degli intervistati, menzionate dal 15% contro il 22% dello scorso anno.

 

Si andrà all’estero quest’estate?

Per il 7% che invece opterà per mete estere, la scelta non può che restringersi al panorama europeo dove a Grecia, Francia e Spagna, già in auge lo scorso anno, si aggiunge come new entry l’Austria che sostituisce l’Inghilterra, normalmente presente fra le destinazioni top dell’era pre-Covid. I dati sono dell’Osservatorio Confturismo Confcommercio e Swg sull’indice di fiducia del viaggiatore relativo al mese di giugno.

Ma quanto dureranno le vacanze?

L’elemento rilevante, si legge nell’analisi, resta però la ‘qualità’ della vacanza programmata: quasi 4 intervistati su 10 pensano di fare una vacanza breve, di 2 o 3 giorni, non lontano da casa, e diventano 1 su 2 se si contano anche quelli che ipotizzano vacanze di almeno una settimana ma sempre senza spostarsi molto dalla residenza abituale. Andando nel dettaglio della rilevazione, aumentano di 3 punti, dal 35% al 38% in un mese, gli intervistati che dichiarano di volersi concedere una vacanza nei prossimi mesi. Il 39% invece dice che comunque aspetterà a spostarsi da casa. A questi ultimi si somma poi un ulteriore 19% di indecisi che vorrebbero partire. Si teme però di non avere disponibilità economiche o di ferie sufficienti.
estate

Un futuro incerto per il settore del turismo

“Un panorama di grande incertezza, quindi, confermato dal fatto che solo il 36% degli intervistati intende partire. Questi dichiarano di avere già prenotato la vacanza da fare entro settembre, una percentuale incredibilmente bassa in questo periodo dell’anno”, spiega l’analisi. “Finito il lockdown la crisi continua, mi auguro che il turismo – afferma Luca Patanè, presidente di Confturismo-Confcommercio – venga messo con urgenza al centro dei nuovi provvedimenti che governo e Parlamento si apprestano a varare. E’ necessaria una cabina di regia sul turismo per programmare la ripartenza”, conclude.

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