Nel corso di una vasta operazione antidroga compiuta tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, i Carabinieri della Compagnia di Sacile (comune in provincia di Pordenone) hanno arrestato 13 persone. L’indagine è stata avviata a ottobre scorso e riguarda anche le province di Treviso e Rovigo: nel corso delle verifiche erano già state arrestate 8 persone in flagranza di reato.
L’operazione
L’inchiesta è finalizzata al contrasto della cessione di eroina e cocaina compiuta da cittadini italiani, nigeriani e albanesi. Dall’alba di oggi i militari dell’Arma hanno dato esecuzione a misure cautelari decise dal Gip di Pordenone nei confronti di 6 persone nelle province di Pordenone, Venezia e Padova. Le misure cautelari odierne hanno portato alla chiusura in carcere di due persone, mentre altre 3 sono state poste agli arresti domiciliari; una, infine, è soggetta all’obbligo di dimora nel comune di residenza. Contestualmente sono state anche eseguite 9 perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti soggetti coinvolti nell’indagine.
Il precedente
Lo scorso 16 aprile, sempre i carabinieri del comando provinciale di Pordenone avevano smantellato una banda formata da pregiudicati italiani e albanesi dediti a traffico, detenzione e spaccio di droga tra Pordenone e Venezia. Dopo aver arrestato 6 persone e averne denunciate altre 10 in stato di libertà precedentemente al blitz, il 16 aprile sono state arrestate altre 8 persone. Nel corso delle indagini sono state sequestrate anche varie quantità di droga, in particolare cocaina e marijuana. Il blitz ha concluso un’indagine del Nucleo investigativo coordinata dalla Procura della Repubblica di Pordenone e avviata nell’aprile di due anni fa. Nel marzo del 2019 la Polizia di Stato di Pordenone aveva sgominato un pericoloso gruppo criminale – dedito allo spaccio di droga – composto da giovani stranieri richiedenti asilo e da una ragazza italiana.