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De Luca chiude le scuole in Campania. I commenti di Conte e Azzolina

“Chiudere in blocco le scuole non è la migliore soluzione”, ha detto Conte al termine della prima giornata dei lavori del Consiglio Europeo a Bruxelles. Azzolina: "Fatto gravissimo"

Chiudere così in blocco le scuole non è la migliore soluzione”. A dirlo è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha parlato nella notte al termine della prima giornata dei lavori del Consiglio Europeo a Bruxelles commentando la decisione presa dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Contagi in crescita

De Luca ha deciso – di fronte all’innalzarsi del numero dei contagi in Campania – di fermare le lezioni in presenza nelle scuole primarie e secondarie fino al 30 ottobre. Le lezioni verranno regolarmente svolte a distanza, come avvenuto la scorsa primavera. Ieri la regione in testa alla classifica per maggior numero di positivi registrati in un giorno è la Lombardia con 2067 casi. Seguono la Campania con 1127, il Piemonte con 1033, Veneto con 600, il Lazio con 594 la Toscana con 581.

Misure restrittive

Secondo il premier, la scelta di chiudere le scuole “non è la soluzione migliore” per contenere i contagi da coronavirus. Il presidente del Consiglio ha spiegato che dal punto di vista formale “le singole regioni possono adottare misure più restrittive”.

Ma ha aggiunto: “Dico semplicemente, e faccio una prima valutazione, che chiudere subito in blocco tutte le scuole è una soluzione che sembra a portata di mano e molto facile. Ma anche dal punto di vista delle scelte degli indirizzi politici dei segnali che noi diamo sull’importanza dei nostri ragazzi di perseguire una modalità di apprendimento completa quale è quella in presenza, non è il miglior segnale che stiamo dando”.

Sull’argomento è intervenuta ieri anche la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina che ha definito “gravissimo” il provvedimento del presidente della regione Campania.

Sempre ieri l’Istituto superiore di sanità e il Ministero della Salute attraverso nuovi dati hanno però evidenziato importanti segnali di allerta legati a un aumento della trasmissione.

Milano

Oltre alla situazione in Campania, da Bruxelles il premier Conte ha commentato anche quella a Milano. Ieri la regione in testa alla classifica per maggior numero di positivi registrati in un giorno è stata la Lombardia.

Non mi aspetto un lockdown”, ha detto Conte. Poi ha aggiunto: “Ritengo sempre che si debba ragionare, parlare, collaborare con tutte le autorità territoriali, in primis con i presidenti delle Regioni e i rappresentanti dell’Anci, perché la nostra forza per affrontare questa difficile prova, questa nuova ondata, è sempre quella di collaborare”.

Videoconferenza periodica

Il presidente, dopo la sessione di lavoro che il Consiglio Europeo ha dedicato all’emergenza Covid, ha commentato la seduta. “Ci siamo confrontati e ci siamo scambiati informazioni, è molto importante. Abbiamo convenuto tutti dell’opportunità e della necessità di proseguire in questo coordinamento”, ha detto.

“Ognuno – ha poi aggiunto – ha naturalmente dei processi decisionali che devono rimanere nazionali. Però il fatto di confrontarsi spesso è molto importante. Tanto che ci siano detti, anche su proposta della cancelliera Angela Merkel, che sarebbe opportuno creare un’occasione periodica di una videoconferenza per confrontarci specificamente su questo”.

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