I magnifici e preziosi affreschi raffiguranti le scene di caccia dello Studiolo del Pappagallo, la maestosa Madonna con bambino benedicente dipinta per la nobile famiglia di Antonio Del Massaro, detto il Pastura, e alloggiata nell’edicola del cortile loggiato, il salone di rappresentanza, la sala di Afrodite, la cappella, le cucine in muratura (con tanto di vincellaro, ovvero quello che all’epoca era il frigorifero). Apre le porte al pubblico per la prima volta a Viterbo, il 14 e 15 maggio, Palazzo Chigi, residenza cinquecentesca che fu di Francesco e Agostino, mecenati di Raffaello. Un’occasione unica per un inedito tour alla scoperta di monumenti e luoghi della ricca famiglia.
Patrocinata dall’assessorato alla cultura di Viterbo, la visita sarà possibile solo con la guida ufficiale e la prenotazione è obbligatoria. Eretto nella seconda metà del Quattrocento per volere della famiglia Caetani, mercanti pisani trasferitisi nella città, l’edificio fu acquistato dai Chigi nel primo decennio del ‘500. Per la visita sono previsti tre turni, sia il sabato sia la domenica, ognuno per un massimo di 20 persone. Il costo è di 10 euro (informazioni su www.visitarelatuscia.it). Tra i luoghi da scoprire i locali dove i Chigi fondarono il primo Banco e la Cappella di Palazzo dei Priori, affrescata dagli stessi artisti che decorarono Palazzo Chigi, che per l’occasione, ricorda l’archeologo Marco Zanardi, sarà aperta straordinariamente al pubblico.