E' Ronaldo Schemidt, fotografo dell'agenzia Afp, il vincitore del World press photo of the year 2018. Il nome è stato annunciato ieri sera ad Amsterdam nella cerimonia di premiazione del concorso nato in Olanda nel 1955 e che rappresenta uno dei maggiori premi di fotografia giornalistica del mondo. Il trofeo è conferito – secondo gli organizzatori – all'immagine che “… non è solo la sintesi fotogiornalistica dell'anno, ma rappresenta un problema, situazione o evento di grande importanza giornalistica, e fa questo in un modo che dimostra un eccezionale livello di percezione visiva e creatività”.
Venezuela
La foto dell'anno riprende un momento fortemente rappresentatvo della protesta di pazza contro il governo venezuelano guidato da Nicolas Maduro. Lo scatto di Schemidt immortala un ragazzo venezuelano con indosso una maschera antifumo e antigas sul viso, avvolto dalle fiamme da cui cerca di scappare. Lui veste una semplice t-shirt bianca. Sullo sfondo un muro di mattoni rossi con la piccola scritta nera “Paz” (Pace) “sparata” su quello stesso muro da una pistola.
L'immagine è stata scattata durante una manifestazione di protesta contro il presidente Maduro avvenuta a Caracas nel maggio 2017. La foto ha anche vinto il primo posto nella categoria Spot News, immagini singole. “È una foto classica, ma ha un'energia istantanea e dinamica. I colori, il movimento, ed è molto ben composto, ha forza. Ho avuto un'emozione istantanea”, ha commentato la presidente della giuria del Wpp 2018, Magdalena Herrera.
I finalisti
Per selezionare i vincitori, i giudici hanno esaminato per tre settimane 73.044 fotografie di 4.548 fotografi da 125 paesi diversi. C’erano anche cinque italiani: Gianluigi di Sturco, Luca Locatelli, Francesco Pistilli, Fausto Podavini e Alessio Mamo.
I fotografi finalisti per il World Press Photo of the Year erano cinque, perché Ivor Prickett (Panos Pictures, per il New York Times) partecipava con due immagini, entrambe sulla battaglia di Mosul: una mostra un bambino nudo in braccio a un soldato delle forze speciali irachene, l’altra delle persone in fila per ricevere aiuti a Mosul, e hanno vinto il primo premio nella categoria General News, Storie. Gli altri candidati erano Patrick Brown (Panos Pictures, per Unicef), con una foto sulla crisi dei rohingya, che ha vinto nella categoria General News, immagini singole; Adam Ferguson (New York Times), con il ritratto di una sopravvissuta a Boko Haram (quella e altre foto hanno vinto il primo premio nella categoria Persone, Storie); e Toby Melville (Reuters) con una foto scattata dopo l’attentato sul ponte di Westminster a Londra, che invece trovate al secondo posto della categoria Spot News, Storie.
Lo scatto vincitore – insieme agli altri targati World Press Photo – sarà in mostra a Bari dal 27 aprile al 27 maggio.