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Vandali al Maxxi di Roma danneggiano una scultura di Pesce

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Nella notte tra il 19 e il 20 alcuni vandali hanno preso a picconate, nella piazza del museo Maxxi di Roma, le pareti interne della mastodontica poltrona-scultura a forma di donna dell’artista Gaetano Pesce, collocate in occasione della mostra personale a lui dedicata. L’artista aveva dato battesimo nel 1969 a quest’opera titolata “UP 5&6″  e le sue dimensioni extra- large – l’opera è alta sette metri- erano state fortemente volute nell’intento di denunciare la condizione di discriminazione e violenza delle donne. Amarezza per gli amanti della cultura e per il designer Gaetano Pesce che dichiara:” Questa seduta, che metaforicamente lega con una catena un corpo femminile a una palla, l’avevo concepita per denunciare la condizione di prigionia a cui la donna e’ condannata dai pregiudizi maschili. E proprio questa opera di denuncia – evidentemente oggi più attuale che mai – e’ stata al centro di un atto vandalico. Sono dispiaciuto e anche preoccupato”.

Nessun segno di resa è la risposta di Giovanna Melandri, Presidente Fondazione del Maxxi, il museo nazionale delle arti del XXI secolo :“ Negli ultimi tempi ci siamo impegnati moltissimo per aumentare l’offerta culturale gratuita del museo, nella convinzione che, in epoca di crisi, sia un dovere sostenere i consumi culturali e consentire a tutti di poterne fruire. Questo atto vandalico è un brutto segnale di inciviltà che tuttavia non ci fermerà: continueremo a esporre opere d’arte nella piazza e nella lobby, a organizzare gratuitamente talk d’artista, performance, rassegne di cinema, teatro, poesia”. Proprio ieri infatti era partita l’iniziativa indetta dal ministro delle attività culturali, Dario Franceschini, che, in occasione della 31esima edizione delle Giornate europee del patrimonio, ha aperto al pubblico fino alla mezzanotte i principali musei, monumenti e aree archeologiche statali e comunali al costo simbolico di un euro.

Moira Schena: