Potrebbe essere il primo ritratto, in ordine cronologico, di Niccolò Machiavelli il dipinto inedito rinvenuto in una collezione americana in Florida e acquistato su Ebay dal politologo e collezionista Alessandro Campi, che lo ha riportato in Italia e fatto restaurare. L’opera presentata al Complesso del Vittoriano, dove lo scorso anno una grande mostra itinerante ha celebrato il V centenario della stesura de ‘Il Principe’, la tavola, che si affianca alle altre cinque già conosciute, sembra essere stata realizzata nell’ambito della bottega del Vasari per la mano di un giovane pittore spagnolo suo allievo. ”Pedro Rubiales – dice lo storico dell’arte Claudio Strinati – conosciuto anche come Roviale Spagnolo”.
Visibile in anteprima mondiale dal 31 ottobre a Palazzo Baldeschi di Perugia in occasione della mostra “Machiavelli e il mestiere delle armi. Guerra, arti e potere nell’Umbria del Rinascimento”, è stata al centro di un dibattito moderato da Virman Cusenza, cui hanno preso parte Giuliano Amato, Sergio Rizzo, Alessandro Campi e Claudio Strinati per capire cosa aggiunge di nuovo la possibilità di studiare questo inedito ritratto alle conoscenze che già si hanno del grande letterato e storico rinascimentale. Se non uno spunto per una ulteriore riflessione sulla possibile eredità del pensiero politico di Machiavelli nell’Italia di oggi.
Il dipinto è un’opera di sicuro interesse, ha spiegato Strinati che l’ha studiata. ”La tavola, grazie a un attento restauro, è perfettamente leggibile”, non ha però né la data né la firma. Quindi non c’è certezza che sia postumo o realizzato mentre Machiavelli era in vita, ma presenta alcune peculiarità rilevanti. Il personaggio è infatti ritratto di profilo, genere riservato, secondo la tradizione rinascimentale, alle celebrazioni. Il fatto curioso è che questo di Machiavelli, ha sottolineato Strinati, non ne presenta comunque le caratteristiche di imperturbabilità e inespressività, bensì lo sguardo è vivace e reattivo.
Nell’analisi stilistica, ciò ha fatto pensare, ha proseguito Strinati, alla bottega del Vasari, artista, studioso e fondatore della storia dell’arte, che dava al genere del ritratto un grande ruolo formativo per avvicinare i giovani alle opere di letterati e intellettuali. Tra l’altro, a pochi decenni dalla morte di Machiavelli, Vasari fu chiamato a Roma dal Cardinal Farnese per un ciclo di affreschi, in cui compaiono piccoli ritratti di personaggi di epoca romana. L’autore era un allievo, appunto Pedro Rubiales, che, rimasto nella città eterna ancora un anno dopo la conclusione della commessa cardinalizia, fu forse chiamato a celebrare con questo vivace ritratto il trentennale della scomparsa dell’autore del Principe.