Fu l’impatto di una cometa o di un asteroide avvenuto 12.800 anni fa ad aver scatenato il brusco abbassamento delle temperature e siccità, più noto come “Dryas recente”.
Lo testimoniano i ritrovamenti di tracce di nano-diamanti nei sedimenti studiati da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dell’Università di Chicago e riportati sul Journal of Geology. Poco prima della comparsa delle prime popolazioni agricole stanziali da cui nacquero le civiltà più evolute, la Terra attraversò una rapida trasformazione climatica, caratterizzata soprattutto nell’emisfero settentrionale. Per anni i ricercatori hanno discusso sulle cause che provocarono questo drammatico evento che sarebbe coinciso con la scomparsa della Magafauna del Pleistocene, tra cui le tigri dai denti a sciabola e i mastodonti, e il declino della popolazione preistorica denominata cultura Clovis.
Al termine del cambiamento climatico, durato un migliaio di anni, si assistette poi alla cosiddetta rivoluzione neolitica che portò alla nascita delle prime civiltà umane. Per capirne le cause, un gruppo di ricercatori di ben 21 paesi diversi, ha analizzato una grande serie di campioni di terreni risalenti a quel periodo, individuando l’abbondante presenza di minuscole strutture di diamante, particelle di vetro fuse e sferule di carbonio. Si tratta di materiali la cui formazione può avvenire solamente a temperature superiori ai 2200 gradi centigradi e che secondo i ricercatori possono essere state generate da un grande impatto con una cometa o un asteroide. Lo studio respinge inoltre la possibilità che il cambiamento climatico possa essere stato causato da vasti incendi o una forte attività vulcanica.