Il famoso affresco dell’“Ultima Cena”, realizzato da Domenico Ghirlandaio, sarà nuovamente visibile al pubblico. Sono partiti, infatti, i lavori di restauro del Refettorio monastico, all’interno della Badia di San Michele a Passignano, a Firenze, nel quale è contenuta l’importante opera del pittore toscano. L’intervento è l’ultimo di una serie di lavori iniziata più di 10 anni fa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Firenze. La Fondazione non profit americana Friends of Florence e i Marchesi Antinori, allo scopo, hanno elargito la somma di 200mila euro. Ad eseguire il restauro è l’impresa Cellini, la stessa che aveva portato a termine la precedente campagna, sotto l’Alta sorveglianza della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato, con la direzione dell’architetto Giorgio Pappagallo e del dottor Claudio Paolini.
L’abbazia, sita nel comune di Tavarnelle Val di Pesa, fa parte del complesso monastico rinascimentale sui colli del Chianti ed è stata realizzata fra il 1440 e il 1485. La sala del refettorio, oltre al dipinto del Ghirlandaio, ospita anche due scene affrescate da Bernardo Rosselli. “Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato la presidente di Friends of Florence, Simonetta Brandolini d’Adda – della proficua collaborazione che si è creata fra tutti coloro che stanno profondendo energie e professionalità nel restauro e siamo lieti di aver incontrato, grazie a questo progetto, i padri Vallombrosiani che abitano nel monastero e che da subito sono stati molto disponibili nell’accoglierci”.