Stephen King e John Ronald Reuel Tolkien. Settant’anni quest’anno per il primo, 125 per il secondo, scomparso nel 1973. Cosa accomuna, oltre all’immensa e straordinaria produzione letteraria, due fra i maggiori scrittori dell’ultimo secolo? Le celebrazioni che, a entrambi, verranno riservate durante il XXX Salone internazionale del libro di Torino, previsto dal 18 al 22 maggio prossimi e pronto ad accogliere la ricchissima offerta culturale custodita fra le pagine dei capolavori vergati dall’autore statunitense e dal filologo britannico. Due storie completamente diverse rese simili da un’identica passione per la scrittura, pur elaborata in tempi e modi differenti, che saranno eguali protagoniste di uno degli eventi editoriali più importanti a livello europeo. King e Tolkien rappresentano, tutt’oggi, dei veri e propri fenomeni in termini di copie vendute, rientrando nella ristretta cerchia degli autori assurti a una reale condizione di idolatria culturale, godendo di schiere di fan e, nel caso del letterato di Bloemfontein (città sudafricana dove Tolkien nacque), di una corrente di studio correlata alle proprie opere.
Tolkien e King
Sarebbe probabilmente superfluo sottolineare quali e quanti testi di planetario successo abbiano prodotto le penne dei due autori. Per il linguista inglese basti nominare “The lord of the Rings” e tutte le opere collegate all’universo di Arda (“The Hobbit” – che compie 80 anni nel 2017 – e “The Silmarillon” su tutte), realizzate non solo applicando al testo scritto una visione fantastica di straordinaria varietà e cura del dettaglio, ma anche attraverso un lavoro filologico di assoluto rilievo, costruito sullo studio della mitologia norrena e della tradizione letteraria anglosassone, con tanto di lingue e culture appositamente create grazie a una complessa elaborazione glottologica. Per quanto riguarda lo scrittore di Portland, alla sua fantasia si devono capolavori della letteratura contemporanea, a cavallo tra il fantastico e l’horror, utilizzati massicciamente per realizzare film di successo internazionale. Fra tutti, capolavori quali “Shining”, “Misery” o “Salem’s Lot”.
Le celebrazioni
Ed ecco che, nel corso della prossima rassegna torinese di letteratura ed editoria, Tolkien e King saranno virtualmente pronti ad accogliere i loro “popoli” in una serie di incontri, tavole rotonde e conferenze ad hoc, tra le quali “Aspettando Beren e Luthien – Donne, dame ed eroine nel mondo di J.R.R.Tolkien”, organizzata come lectio magistralis di Wu Ming 4, in riferimento all’attesa pubblicazione di Bompiani “Beren e Luthien” (protagonisti di uno dei poemi narrati nell’universo fantasy dello scrittore) prevista per il prossimo giugno. Inoltre, il 20 maggio, presso il Borgo medievale del Valentino, verrà organizzato un festival in costume dedicato al mondo tolkeniano, per il quale è previsto l’arrivo di corpose schiere di cultori e appassionati. Per quanto riguarda il maestro dell’horror letterario, verrà organizzata, nella giornata del 19, una “due ore” tra filmati, lettorati e cosplayer, condotta dallo scrittore e traduttore Giovanni Arduino.