Una mostra intitolata – non a caso – “La crepa” è una delle proposte che compongono le rassegne invernali di palazzo Collicola Arti visive, a Spoleto (Pg), che si inaugurano sabato 3 dicembre. Il direttore del museo spoletino, Gianluca Marziani, ha infatti incaricato l’artista Vincenzo Pennacchi di creare un’installazione dando valore estetico e simbolico alle crepe causate dal recente terremoto sui muri di palazzo Collicola, nel bel borgo medievale umbro.
“Quello di Vincenzo Pennacchi – ha spiegato Marziani – mi piace definirlo un intervento momentaneamente permanente. Dopo un terremoto che ha colpito il museo in forma superficiale, ma evidente, ho deciso che il danno doveva trasformarsi in un valore costruttivo. Volevo che le crepe d’intonaco diventassero il terreno di una cucitura iconografica e morale, una sutura viva nel corpo della consunzione naturale”.
“Vincenzo Pennacchi – ha aggiunto Marziani – è intervenuto su diverse pareti del piano zero, nella zona che ospita la Collezione Collicola e alcune opere della Collezione 2.0. Qui si sono concentrati i danni superficiali del terremoto avvenuto il 24 agosto. Piccole porzioni d’intonaco saltato, alcune crepe superficiali, minimi dissesti che pesavano, e tuttora pesano, sulla pulizia estetica del candore museale. Da qui serviva ripartire con una riflessione non solo risolutiva ma, soprattutto, elaborativa, capace di spostare l’analisi sullo ‘spunto d’azione’ e non sul semplice ‘problema’”.
Tra le altre mostre invernali in programma a palazzo Collicola, spicca “Beverly Pepper 1963”, una donazione di sei sculture del 1963 che l’artista americana ha fatto al museo stesso.