Si chiamerà “Star Wars: The Last Jedi” l’ottavo film della saga creata da George Lucas. Il titolo è stato svelato dalla Walt Disney a 11 mesi dall’uscita nelle sale cinematografiche americane, prevista per il 15 dicembre.
Il film è scritto e diretto da Rian Johnson e prodotto da Kathleen Kennedy e Ram Bergman, mentre J.J. Abrams, Jason McGatlin e Tom Karnowski sono i produttori esecutivi. Nel cast ci sono Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Andy Serkis, Mark Hamil (ancora una volta nei panni di Luke Skywalker) e la compianta Carrie Fisher.
Riserbo assoluto, al momento, sulla trama. Per saperne qualcosa i fan dovranno attendere ancora qualche mese, quando inizieranno a uscire i primi trailer. Gli appassionati si chiedono chi sia “l’ultimo Jedi” a cui allude il titolo. Se si tratti della giovane Rey o dello stesso Luke, comparso negli ultimi frame de “Il Risveglio della Forza“.
E’ probabile che Episodio VIII sarà un film interlocutorio, dal finale agrodolce, seguendo lo schema dei “numeri due” delle precedenti trilogie: “L’Impero colpisce ancora” e “L’attacco dei cloni“. Non possono essere escluse clamorose sorprese, specie sul misterioso passato di Rey, abbandonata dai genitori sul pianeta desertico di Jakku.
Di certo c’è che i nuovi capitoli della saga si muovono su un terreno meno agevole rispetto ai precedenti. I prequel usciti tra il finire degli anni 90 e l’inizio dei 2000 avevano come base la prima trilogia, e quindi i fan sapevano grosso modo cosa aspettarsi. Morto Darth Vader il filo narrativo si è interrotto. Spetta quindi alla Disney costruire una storia credibile, degna dei precedenti. Il rischio è quello, di una trama debole, che ceda alla tentazione del reboot. Il primo esperimento, cioè Episodio VII, ha convinto solo in parte. Molto meglio è andato con Rogue One, che da spinoff si è trasformato in un film perfetteamente calato nelle vicende della “Galassia lontana, lontana”. A Episodio VIII spetterà dunque il compito di ricreare quel connubio mistico-action che ha estasiato generazioni di appassionati.