Il Teatro greco di Siracusa sta morendo: il suo stato preoccupaĀ molto la Soprintendenza ai beni culturali di Siracusa, tanto che sono state indicate alcune regole di comportamento per evitare un ulteriore danneggiamento del sito archeologico. Costruito nella sua prima fase nel V secolo a.C., situato all’interno del Parco archeologico della Neapolis, sulle pendici sul lato sud del colle Temenite e rifatto nel III secolo a. C. e ancora trasformato in epoca romana, il teatro ĆØ stato utilizzato per anni come scenografia per importanti spettacoli.
Ora, perĆ², la Soprintendenza ha deciso di porre un freno allo sfruttamento del sito archeologico: stop a tacchi alti, scarpe con suole con ācarro armatoā, tavole lignee e via libera, invece, a cuscini e percorsi ad hoc per i turisti e gli spettatori. Queste sono norme pensate per andare incontroĀ all’Istituto nazionale del Dramma antico ed altre istituzioni che si servono del teatro per i loro spettacoli ed eventi, a partire dal Festival Euromediterraneo.
“L’Unesco – dice l’archeologa Rosalba Panvini, da 5 mesi alla guida della Soprintendenza aretusea – minaccia di togliere il riconoscimento di sito culturale al Teatro greco se non diamo al monumento il giusto lustro a partire dalla copertura in legno che lo nasconde ai turisti, e in qualche modo danneggia le delicate pietre, durante gli spettacoliā.
Negli ultimi decenni la struttura ha ospitato numerosi spettacoli, ma fronte di un aumento di spettatori ed eventi e nonostante la situazione di degrado sia conosciuta da anni, non c’ĆØ stato nessun intervento di restauro. Solo nel 2014, sono stati incassati 3 milioni e 256mila euro dai ticket dei 338.000 visitatori paganti ma nessuna somma ĆØ stata destinata alla manutenzione straordinaria del monumento, che viene visitato ogni anni da 459.0000 turisti.