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Simbolismo e Liberty di Achille Calzi in mostra a Faenza

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Dal 5 novembre al 18 febbraio il genio di Achille Calzi sarà protagonista della mostra “Tra Simbolismo e Liberty: Achille Calzi” che sarà allestita al museo Internazionale delle ceramiche (Mic) di Faenza (Ra). L’esposizione, curata da Ilaria Piazza, rappresenta il punto di arrivo di un importante lavoro antologico, mai prima condotto, su un artista cardine della storia culturale e della produzione simbolista e liberty del nostro Paese. Discendente da generazioni di artisti e maiolicari, Calzi fu pittore, disegnatore, direttore della Pinacoteca, del Museo Civico e della Scuola di Disegno e Plastica di Faenza, storico dell’arte e docente, collaborò con la manifattura faentina Fratelli Minardi nel 1903 e fu direttore per le fabbriche “Riunite Ceramiche” dove progettò, oltre a ceramiche d’uso, anche ceramiche per l’architettura, camini da salotto, piastrelle per esterni divenuti simbolo di un cambiamento linguistico e artigianale.

“Calzi incarna la moderna figura dell’artista progettista, facendosi interprete del principio modernista dell’arte in tutto, attraverso le numerose collaborazioni con le principali manifatture faentine attive nei settori della ceramica, dell’ebanisteria e dei ferri battuti e nell’impegno profuso nel campo della grafica. A questo si aggiunge la multiforme ricerca nelle arti figurative, dalla decorazione al “bianco e nero“, dalla pittura da cavalletto alla caricatura, dove recepisce alcune delle più avanzate tendenze artistiche nazionali e internazionali. Se da un lato le visioni macabre, intrise di suggestioni misteriosofiche ed esoteriche, segnano l'adesione al Simbolismo, dall'altro il suo linguaggio pittorico accoglie sperimentazioni d’impronta divisionista“, ha spiegato la curatrice.

“La mostra è la prima di un percorso che il Mic ha intrapreso per attribuire il giusto riconoscimento a livello nazionale, a maestri faentini come Giovanni Guerrini, Pietro Melandri, Anselmo Bucci, Domenico Rambelli. Questa scelta curatoriale è stata evidenziata già quest’anno con la mostra dedicata al Déco che ha giustamente messo in luce protagonisti faentini di respiro europeo – ha detto la direttrice del Mic, Claudia Casali – Faenza ha infatti espresso, soprattutto nella prima metà del XX secolo, una vivacità culturale ed artistica degna di attenzione; ha saputo elaborare scelte artistiche in linea con i maggiori centri d’avanguardia europei, grazie alla presenza di un attivo Museo e di una Scuola d’Arte, unici al mondo, ma anche ad una tradizione artistica consolidata”. La mostra sarà corredata da una pubblicazione che vuole essere, allo stesso tempo, catalogo e guida ragionata all’opera di Calzi.

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