È stata rinvenuta a Roma un’abitazione risalente al VI secolo a.C. all’interno dell’ex-sede dell’Istituto Geologico. La scoperta è stata presentata ieri alla stampa e già si prospetta come una delle più importanti nella capitale degli ultimi anni. La dimora, in ottimo stato di conservazione, è stata ritrovata nel corso degli scavi preventivi condotti questa estate dalla Soprintendenza di Roma a palazzo Canevari, a due passi dalla stazione Termini, diretti da Mirella Serlorenzi.
Secondo gli archeologi, i materiali della struttura – per lo più tufo – sarebbero il segnale della sua destinazione domestica, mentre le dimensioni, le tecniche costruttive, la pianta e la posizione elevata sarebbero l’indicazione dell’appartenenza ad una famiglia facoltosa. L’eccezionale ritrovamento confuta le teorie archeologiche precedenti, che volevano la zona utilizzata soltanto come necropoli nell’era antica, cambiando di fatto la visione della Roma del VI secolo degli studiosi, una città molto più estesa di come si credeva sin ora.
L’edificio è stato acquistato nel 2015 da CdP Immobiliare Srl, per conto della Cassa Depositi e Prestiti, che si è fatta carico degli scavi. Già si sta pianificando la messa in sicurezza dell’abitazione che, fa sapere il soprintendente Francesco Prosperetti, non verrà spostata e sarà aperta al pubblico. “Una scoperta del genere non capita certo tutti i giorni ed era destino che la sede dell’Istituto Geologico ci riservasse questa sorpresa nel sottosuolo – continua Prosperetti – ci auguriamo che ora possa proseguire una adeguata opera di valorizzazione”, ha dichiarato .