Ricerca empirica e convinzioni religiose possono riflettersi sul lavoro e sul risultato finale? La scienza ha un’anima, e questa ha a che vedere con l’animo di chi la realizza? A tali quesiti intende rispondere la tavola rotonda “Scienza e umanesimo. Le passioni della scienza oltre il modello neutrale” che si terrà sabato 9 maggio a Torino presso il Centro culturale San Carlo. L’incontro è organizzato dalla Scuola internazionale superiore per la ricerca interdisciplinare (Sisri) in collaborazione con l’Aec di Torino e il Centro culturale Piergiorgio Frassati.
A moderare la tavola rotonda, introdotta da Gianluca Segre Presidente Aec (Associazione ex allievi san Giuseppe), sarà Piero Bianucci, giornalista scientifico. Interverranno Giancarlo Genta, ordinario di costruzione di macchine al Politecnico di Torino, e Filippo Tempia, ordinario di fisiologia all’Università di Torino. “Scienza, umanesimo e passione”, spiegano i promotori, “rimandano a vissuti e discipline differenti”; tuttavia, “ad una riflessione più attenta, potrebbero addirittura sembrare imprescindibili e inseparabili tra loro, sintetizzate in un’unica realtà: l’uomo che fa ricerca”. L’evento s’inserisce nel quadro di incontri e seminari di formazione della Sisri, attività del Centro di documentazione interdisciplinare di Scienza e fede della Pontificia Università della Santa Croce di Roma.