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ROMA, INIZIATO IL RESTAURO DELL’AREA SACRA DI LARGO ARGENTINA

Dal prossimo 30 ottobre sarà possibile fare una passeggiata in epoca domizianea. Non servirà la mitica De Lorean di Ritorno al Futuro; basterà attendere la fine dei lavori di restauro – iniziati martedì 17 marzo – dello spazio archeologico di largo Argentina, che consentiranno, dall’autunno prossimo, di accedere all’area sacra e camminare sulla pavimentazione originale dell’età di Domiziano. Il progetto, finanziato con fondi Arcus s.p.a., prevede di intervenire nella zona dei templi, cosiddetti B e C, con l’obiettivo principale di rendere fruibile al pubblico l’intera zona. Il termine di lavori è previsto entro fine ottobre.

L’area archeologica di Largo Argentina, oggi compresa in un perimetro definito negli anni Quaranta e non corrispondente all’antico, è un grande complesso sacro composto da templi, porticati, luoghi pubblici, strade e architetture di tipo religioso e civile. Le recenti campagne di scavo condotte dalla Sovrintendenza Capitolina (2011, 2013) hanno confermato un’occupazione nei secoli VI – V a.C., ai quali risale una struttura in blocchi di cappellaccio (tufo del Palatino), ancora visibile sotto la cella dell’attuale Tempio B.

La ripresa dei lavori – iniziati nel 2006 con la messa in sicurezza di gran parte dell’area – “sono il primo passo per la riqualificazione di una zona importantissima a Roma” spiega l’assessore capitolino alla Cultura Giovanna Marinelli. Per il Sovrintendente Claudio Parisi Presicce si tratta di un “lavoro complesso e impegnativo che porterà alla sistemazione definitiva della più importante area archeologica di età repubblicana. L’obiettivo sarà quello di rendere l’area più leggibile, più fruibile e maggiormente accessibile per i cittadini e per i turisti”.

Grazie ad una lastra in vetro temperato, posta difronte al Tempio C dedicato alla Dea Feronia, il pubblico potrà passeggiare e godere della vista dell’ara sottostante di epoca repubblicana. La scala fatiscente ora in mostra verrà rimossa e si potrà così ammirare anche la pavimentazione originale in tufo del tempio risalente al II secolo a.C. La pavimentazione in blocchi di travertino – risalente a dopo l’incendio dell’80 d.C. – sarà ricollocata su una struttura metallica a scomparsa che permetterà così di “spiare” anche l’area sottostante del VI secolo a.C. Infine, sarà ultimato il restauro del podio del Tempio B dedicato alla Dea Fortuna Huiusce. Nel lotto dei lavori consegnati oggi rientra anche la revisione delle murature e il diserbo delle aree verdi.

“L’accessibilità a tutti i nostri beni è il nostro impegno principale” afferma la Marinelli. E che ci sia un interesse lo dimostrano i numeri: “Lo scorso weekend – ricorda l’assessore – le visite guidate organizzate in occasione delle Idi di marzo hanno registrato il tutto esaurito”. Il restauro dell’area sacra rappresenta un’occasione da non perdere per godere del patrimonio archeologico di Roma. Un’altra perla che verrà presto restituita, in tutto il suo splendore, alla comunità.

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