Terminati i lavori di restauro, nel cuore del Foro Romano torna a risplendere la Fonte di Giuturna che si mostra ora al grande pubblico: fino al 20 settembre 2015, nel Tempio di Romolo l’allestimento curato da Patrizia Fortini presenta il complesso proprio come appariva nella Roma Augustea. L’evento è promosso dalla soprintendenza speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma, guidata da Francesco Prosperetti, in collaborazione con Electa.
Il Tempio di Romolo al Foro Romano, restaurato nel 2000 con un intervento che ripristinò l’antica volumetria con la demolizione della volta barocca, ha subito ulteriori recenti interventi alle pitture murarie risalenti al medioevo. L’edificio ospiterà tutto l’allestimento che riunisce anche le opere emblematiche legate al mito dei Dioscuri.Il gruppo scultoreo dei due divini fratelli con i rispettivi cavalli e l’ara, che sui quattro fronti riporta immagini legate alla loro leggenda, è esposto insieme ad una ieratica statua di Apollo e al puteale in marmo bianco del pozzo della sorgente, dedicato a Giuturna. Il gruppo dei Dioscuri fu trovato in pezzi nella vasca della Fonte di Giuturna e in seguito ricomposto, come risulta evidente dall’attuale stato di conservazione, al punto da far supporre che le statue fossero state intenzionalmente colpite. La mostra ha offerto l’occasione di restaurare le opere e riparare le lacune con malte che favoriscono la lettura delle parti originali.
“Il significato di questa mostra va oltre il suo contenuto specifico, è un evento emblematico di una stagione nuova che in realtà non ho iniziato io ma l’ex sovrintendente Mariarosaria Barbera”, afferma Prosperetti. “Vogliamo dedicarci intensamente all’area archeologica centrale – aggiunge – vogliamo far vedere alla gente la ricchezza d’arte di questi luoghi che il visitatore normale non percepisce perché vede solo muri e mattoni. In realtà questi luoghi erano colmi di sculture e marmi in ogni metro ed è importante riportare sui luoghi o almeno vicino ad essi le ricchezze che c’erano, per innescare un circolo virtuoso di crescita dei visitatori”. Con questa intenzione, conclude Prosperetti : “C’è in programma la riapertura di una parte dell’Antiquarium forense, che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno”.