La Guardia di FinanzaĀ ha recuperato la sfinge etrusca, risalente al IV secolo a.C., trafugata nella notte tra il 14 ed il 15 maggio scorso dalla necropoli di Cerveteri. Si era trattato di un furto spettacolare, fatto sotto lāocchio delle telecamere di sicurezza del museo. I tre malviventi che a volto coperto e con un carrello avevano rubato lāopera, non sono ancora stati trovati. Le immagini avevano fatto il giro del mondo, evidenziando la vulnerabilitĆ della necropoli laziale, uno dei 50 siti italiani dellāUnesco. La sfinge era stata nascosta in un terreno agricolo sulla braccianese, attorno a un casolare abbandonato dove vive un operaio polacco. Probabilmente si trattava soltanto di un rifugio temporaneo, in attesa di trasportare la statua allāestero, dove sarebbe stata destinata al mercato clandestino internazionale di oggetti dāarte antica. Eā probabile, perĆ², che il furto fosse su commissione e dunque si cercano i mandanti.
La sfinge figurava tra le opere dāarte ricercate piĆ¹ importanti ed eraĀ inserita nella banca dati dei Beni Culturali rubati. GiĆ nel lontano 1972, lāopera era stata portata dal complesso funerario rupestre di Greppe di SantāAngelo, nellāagro di Cerveteri, ma era stata recuperata, anche in quel caso, dalle Fiamme Gialle. In attesa del restauro delle parti danneggiate durante il furto, lāopera verrĆ mostrata in anteprima nuovamente al pubblico in occasione della rassegna āGiornate europee del patrimonio 2014ā, presso il Museo Nazionale Cerite (Cerveteri), nella notte tra il 20 ed il 21 settembre.