La Libreria Delamain, la più antica di Parigi, potrebbe chiudere i battenti. Una società del Qatar ne è diventata proprietaria e sono in corso i negoziati per il rinnovo del contratto di affitto che, secondo cifre che girano sulla stampa locale, potrebbe raddoppiare. E già è scattata la mobilitazione di personalità della cultura per sventare il pericolo.
Fondata nel Settecento sotto le arcate della Comedie Francaise, si spostò nel 1906 sul marciapiede di fronte, nella sede attuale, al 155 di rue St. Honoré. Le Figaro online riferisce l’appello del giornalista corso Angelo Rinaldi che suggerisce una soluzione per salvare il negozio: quando il Cafè de Flore, un altro locale storico, rischiò di essere venduto a una grande banca americana, l’allora ministro della cultura, Jack Lang, in 48 ore lo salvò inserendolo nei beni patrimonio della città di Parigi.
Il gruppo del Qatar Constellation Hotel Holdings, proprietario della libreria, possiede anche l’Hotel du Louvre. Vincent Monade, presidente del Centre National du Livre, scrive La Croix, afferma che l’affitto di una libreria non dovrebbe superare il 5 o il 6% del suo volume di affari. Ma, prosegue, “siamo fiduciosi che i qatarioti, che puntano sui loro investimenti anche in termini di immagine, sceglieranno di conservare la libreria per quel che rappresenta per il quartiere e per Parigi”.