Dopo il recente ritrovamento di un presunto Leonardo espatriato illegalmente, si assiste ad un medesimo mistero circa un ritratto, questa volta di Annibale Carracci, che avrebbe misteriosamente eluso i regolamenti delle leggi in vigore, per uscire dal suolo bolognese e, passando per Vienna, giungere a New York dove ha battuto lāasta da Christie dollari 965.000. Si tratta delle āVergine Oranteā , opera composta dal maestro Carracci tra la fine del 500 e gli inizi del 600 che fino al 2013 sostava nella collezioneĀ privata a Bologna e che, proprio in questi giorni sarebbe stata esposta in occasione di una mostra a Palazzo Fava, anchāesso affrescato da Carracci.
A denunciare alla Procura, mediante un esposto, ĆØ stato il critico dāarte Vittorio Sgarbi che non ha mancato di esprimere tutto il disappunto per lāaccaduto l’indegna manovra di espatrio del capolavoro cinquecentesco. Ora, sarĆ lāinchiesta a chiarire se il trasporto sia avvenuto con trafugamento e quindi lāopera, sia stata illecitamente esportata. Le leggi attualmente in vigore unitamente alle Convenzioni a carattere internazionale, sono state create ad hoc per la tutela delle opere cosiddette ānotificateā che necessitano di una particolare licenza per gli spostamenti.
LāItalia, proprio per essere uno dei piĆ¹ prestigiosi e ricchi patrimoni di beni culturali, ha fortemente aderito, attuando queste normative per evitare la dispersione del patrimonio storico e artistico giĆ fortemente provato da un passato non esattamente trasparente sulle vendite e gli scambi di opere dāarte. Oltre alla possibilitĆ di far valere āla notificaā ovvero questa sorta di certificazione di originalitĆ e di provenienza, che vede una distinzione di trattamento e intervento a seconda del mandante, che puĆ² essere privato o casa dāasta, lāItalia potrebbe esercitare il suo diritto di prelazione, chiedendo il rimpatrio del bene artistico dietro cessione di denaro. Ma lāassenza di fondi spesso lega le mani allo Stato e i cavillosi commi delle leggi diventano una giungla, perchĆ© il proprietario puĆ² rimanere nel possesso del bene giocando al carta della ābuona fedeā. SarĆ difficile scrivere un lieto fine per questa vicenda, ma si auspica che si regolamentino questi spostamenti perchĆ© non sia sempre i Bel Paese a subire queste violenze al proprio patrimonio artistico e culturale.