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Radio Mater festeggia 25 anni

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Oggi conduttori e collaboratori di Radio Mater si ritrovano nella sede dell’emittente ad Albavilla, in provincia di Como, per festeggiare il 25esimo anniversario della fondazione, da parte di don Mario Galbiati, dell’emittente cattolica e mariana che, dal 1994, sta portando avanti una piccola-grande opera di evangelizzazione via etere. Ad onorare l’anziano sacerdote – il 6 febbraio ha compiuto 89 anni – ci sarà anche l’Arcivescovo di Milano mons. Mario Delpini che, domenica 24 febbraio, presiederà la preghiera del Rosario e celebrerà la Santa Messa nella Cappellina di Radio Mater, incontrando alla fine ascoltatori, conduttori e volontari (ore 15, via XXV Aprile 3, Albavilla).

“La radio delle famiglie”

In effetti è stretto il legame fra Radio Mater e la diocesi ambrosiana, anzitutto perché Don Galbiati è sacerdote incardinato nella diocesi di Milano, ordinato il 28 giugno 1953 dalle mani del beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, O.S.B. (1880-1954). Poi perché il fondatore-direttore ha vissuto i successivi 66 anni di ministero nella “chiesa di Sant’Ambrogio”, 13 come coadiutore ad Albavilla e 26 come parroco ad Arcellasco di Erba (Como), cittadina nella quale ha fondato le due radio cattoliche e mariane attualmente più ascoltate dagli Italiani, prima Radio Maria e, quindi, Radio Mater. Il 19 febbraio 1983, nella Chiesa parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Arcellasco, il prevosto della città di Erba, don Aldo Pozzi, dopo la S. Messa della mattina inaugurò Radio Maria, la “radio delle famiglie, nella sua triplice componente spirituale, culturale, ricreativa”. Per don Galbiati, a quel tempo parroco di Arcellasco, iniziò in quel momento il suo cammino di apostolato radiofonico che lo porterà a fondare, nel 1994 quando la guida di Radio Maria fu assunta da padre Livio Fanzaga, la seconda emittente, Radio Mater appunto. Nella prima e nell’altra esperienza è riproposto il modo originario di fare comunicazione nel mondo cattolico: niente pubblicità, nessun riferimento a dati auditel, volontariato, tanta preghiera, cultura cattolica e catechesi. Un modo ancora oggi non condiviso da tutti perché ritenuto anacronistico e, del resto, negli anni Ottanta in molti pronosticarono per Radio Maria un “flop” che non arriverà mai. “I media cattolici – dice oggi don Mario – devono trasmettere innanzitutto i valori che si vivono, testimoniando anche attraverso i microfoni, che una vita senza Dio non ha significato. Questo porta a non perseguire soltanto l'audience e il guadagno, strumentalizzando a volte l'ascoltatore, ma richiamando sé stessi e gli altri ad accogliere e testimoniare la bellezza di una vita 'vera e responsabile' per ritornare insieme a sperare e ad impegnarci per un mondo migliore”.

Il concerto

Quando l’11 febbraio del 1994 una missiva dell’allora Ministero delle Poste e Telecomunicazioni autorizzava l’accensione dei ripetitori della nuova radio nel giorno in cui la Chiesa ricorda la prima apparizione della Madonna a Lourdes, per don Mario e per i suoi collaboratori la “coincidenza” non passò inosservata. Nel “segno provvidenziale e materno di Maria” di allora, nel settembre del 2013 don Galbiati ha inaugurato la nuova Casa di Maria ad Albavilla. Sono circa 250 i volontari che oggi collaborano con l’emittente, dai conduttori al novero dei quali mi onoro di appartenere ai registi, dagli addetti alla segreteria e agli uffici amministrativi a quelli che si occupano dei compiti più umili come ad esempio il decoro e la pulizia dei locali. Molti di essi arrivano nella sede di Radio Mater percorrendo ogni giorno molti chilometri ma prestando comunque la loro opera in modo completamente gratuito. “Tutti i volontari fanno parte del progetto radiofonico di Maria: sono un dono della Mamma – afferma don Galbiati -. È Lei che ha parlato al loro cuore. È Lei che li sospinge a sacrificarsi alla missione chiesta da Gesù agli Apostoli: 'Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo della salvezza'. Grande è il mio grazie, veramente sincero e paterno, a questi cuori generosi, che ricordo più volte al giorno nella preghiera, soprattutto durante la dialisi. Il mio auspicio è che continuino tutti sempre, perché, assistiti, illuminati e incoraggiati da Maria, permettano a Radio Mater di proseguire il cammino, spargendo nei cuori di tanti, fede, amore e vita cristiana“. L’ultimo appuntamento da ricordare, quindi, sempre nell’ambito delle iniziative per il venticinquesimo di Radio Mater, è quello del 2 marzo, con il “concerto mariano” del Gruppo musicale Memory Ensemble “Ave dolce Maria – Intrecci di musica e parole sulla vita della Madre di Gesù”, dedicato nella Cappella di Radio Mater (ore 21,15) al regista molto apprezzato dell’emittente, in servizio praticamente h24 da 6 anni, Alessandro De Gerolamo, deceduto improvvisamente il 23 gennaio scorso lasciando moglie e una figlia piccola. Per ascoltare in diretta ci si può collegare al sito ufficiale www.radiomater.org oppure scaricare gratuitamente sul proprio smartphone la nuova applicazione Radio Mater da Play Store.

Giuseppe Brienza: