“Non penso che si debba restare in scena fino a quando il pubblico non ti implora di scendere”, con questo colpo di scena continua a stupire i suoi fan il regista di Pulp fiction, ospite a Santa Monica all’American Film Market, dove ha presentato il suo ultimo progetto: “The Hateful “, il western di cui inizieranno le riprese a gennaio. Il Dj del grande schermo, così è stato definito per la sua capacità di fondere insieme stili diversi in una nuova opera, precisa durante l’intervento: “Mi piace l’idea che si aspettino qualcosa di più. Penso che il lavoro da regista sia più da giovani e mi piace il pensiero di un cordone ombelicale che leghi i miei film dal primo all’ultimo. Non sto cercando di ridicolizzare nessuno che la pensi diversamente, ma voglio andarmene finché sono ancora forte. E poi mi piace l’idea di una filmografia di 10 opere”. Continua, rassicurando forse i più accaniti fan:”Non è stato ancora scritto sulla pietra, ma questo è il piano. Se arriverò fino alla mia decima opera facendo un buon lavoro, mi sembrerà di chiudere bene la carriera”.
L’eclettico regista con il quale tutto è possibile sullo schermo, anche veder stravolgere la conclusione della seconda guerra mondiale in “Bastardi senza gloria”, rivela di aver avuto una nuova idea per il prossimo lavoro, tanto da volerlo girare in 70 mm.“Se facciamo bene il nostro lavoro trasformando questo film in un evento, ricorderemo al pubblico la ragione per cui il cinema non è televisione, perché è un’esperienza che non puoi fare chiuso nella tua stanza, sul tuo iPhone o iPad. Vedrai la magia dei 24 frames per secondo, tutte quelle meravigliose immagini che creano l’illusione del movimento”. Nonostante arrivi come doccia fredda la sua decisione di abbandonare il set, c’è ancora tanto lavoro per l’artista.