Come reagisce una coppia quando, dopo la nascita di un figlio, si sente dire che é il bambino ha la sindrome di down e una percentuale molto alta di ammalarsi di patologie diverse? Questa è la domanda alla quale il film “Mio fratello rincorre i dinosauri” sembra voler dare una riposta.
Il cast
Tratto dal fortunato romanzo di Giacomo Mazzariol edito da Einaudi, diretto da Stefano Cipani, debuttante bresciano di studi cinematografici americani e interpretato fra gli altri da Alessandro Gassman, Isabella Ragonese, Rossy de Palma con la sceneggiatura di Fabio Bonifacci e Giacomo Mazzariol, il film affronta un tema scabroso che mette a nudo l’anima scardinando tutti gli stereotipi dell’accettazione di sé e dell’altro.
Il messaggio
Un film sull’amore, come hanno sostenuto gli attori subito dopo la proiezione in conferenza stampa dove quasi tutti gli occhi del pubblico brillavano. Un applauso lungo venti minuti per raccontarci la storia di un bambino down che per il fratello inizialmente é un super eroe, ma del quale, dopo averne scoperto la malattia, si vergogna fino a negarne l’esistenza con gli amici e con un gruppo di studenti di cui fa parte. La strada per acquisire coraggio e per eliminare i pregiudizi é sempre lunga e tortuosa ma Francesco Gheghi alias Jack, questo il nome nel film del fratello di Giò, il ragazzo down interpretato da Lorenzo Sisto. É proprio Giò ad insegnare a Jack che non si può pretendere di essere amati da qualcuno per come si è, se non si è in grado per primi di amare gli altri accettandone i difetti. In questo modo la saggezza e le battute di Giò riescono a conquistare il cuore di Jack e quello degli spettatori che insieme alla famiglia dei ragazzi si rendono conto che non basta la disponibilità per accogliere fino in fondo la diversità.
La trama
Durante le scene del film seguiamo Giò mentre acquista la sua autonomia fra scene dolci e ironiche al tempo stesso che inteneriscono anche il più duro e incredulo spettatore, apprendiamo che la capacità di sentire di questi bambini non è inquinata dalle parti cognitive, come accade agli altri ragazzi e soprattutto agli adulti, impariamo che la vita é molto più semplice di quanto pensiamo e che basta andare dritti al punto per frasi capire senza tentativi manipolatori o sminuimenti dell’altro e anche noi, come Jack, al termine del film siamo convinti che questi bambini siano dei super eroi con una grande, immensa capacità di dare affetto.