“A Pompei stiamo lavorando per rafforzare il personale ed introdurre nuove tecnologie” per garantire maggior sicurezza e combattere i furti. A dirlo il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, oggi inaugurando la restaurata Villa dei Misteri del sito archeologico. “Il 4 marzo abbiamo firmato il contratto per la videosorveglianza, i cui lavori inizieranno nella terza decade del mese” aggiunge il direttore generale del Grande Progetto Pompei, Giovanni Nistri.
Riportata alla luce a partire dal 1909, la Villa dei Misteri, costruita nel II secolo a.C. nella zona suburbana di Pompei, ebbe il suo periodo di splendore nell’età augustea, quando venne notevolmente ampliata e abbellita. Nata come villa d’otium, dotata di ampie sale e giardini pensili a poca distanza dal mare, cadde in rovina dopo il terremoto del 62 d.C., dopodiché venne trasformata in villa rustica con l’aggiunta di attrezzi agricoli e di torchi per la spremitura dell’uva. È sempre stata tra le più visitate e note soprattutto per la serie di affreschi del triclinio che raffigurano riti misterici. In più di un secolo dagli scavi che l’hanno riportata alla luce la villa non era mai stata interessata da restauri così vasti e complessi.
“Oggi è una giornata importante: restituiamo al mondo lo splendore, le meraviglie della Villa dei Misteri. Se mi chiedete se a Pompei abbiamo risolto tutto? vi rispondo di no. Se mi chiedete se a Pompei state risolvendo le cose? rispondo di si” così si è espresso ai giornalisti Franceschini. “Abbiamo – ha aggiunto – alle spalle un anno di lavoro importante, straordinario, abbiamo il riconoscimento degli ispettori Unesco che hanno dato atto con apprezzamento del lavoro fatto in questo anno dalla Sovrintendenza speciale e dall’unità Grande progetto Pompei”. “Oggi a Pompei si sono conclusi i lavori di 3 cantieri, ci sono 13 cantieri aperti e 9 gare già aggiudicate. In questo anno sono state assunte a vario titolo 85 persone, sono aumentati i visitatori di 200mila persone, ci sono iniziative culturali nell’anno di Expo che riguardano Pompei, sia qua che in altre città italiane. A breve, per scongiurare i furti, sarà attivato un si sistema di video sorveglianza” ha ribadito il ministro.
Tagliando il nastro, il ministro dei Beni culturali elogia il lavoro svolto non solo per la Villa dei misteri, ma in generale per i progressi sul Grande progetto Pompei e chiede che “al lavoro di denuncia, venga affiancata con la stessa efficacia un’opera di informazione quando le cose funzionano”. Ricorda inoltre che “le risorse sono un aspetto importante per Pompei, sia quelle della Comunità Europea che quelle italiane. Ritengo che alla fine del piano dei 105 milioni di euro già stanziati e dopo aver dato alla Comunità prova di aver lavorato e speso bene le risorse che ci hanno dato, faremo nuove richieste all’Ue, che credo verranno gestite sempre dal Grande Progetto Pompei”.