Non sono solo canzonette” mi piace citare il titolo, chiaramente ironico, voluto dalla Presidente del Senato Casellati per un incontro in aula dedicato alla Storia del Festival della canzone Italiana di Sanremo arrivato ai suoi 70 anni. Una Storia che ha viaggiato come nessun'altra parallelamente a quella della politica, degli usi e Costumi, delle tendenze, delle mode del Popolo Italiano. Negli anni Sanremo, al fianco di immancabili testi dedicati a temi amorosi, ha celato messaggi di speranza, di verifica, di sdegno, dalla Zingara alla quale Iva Zanicchi affidava il futuro della Nazione, al “Ti donerò una Rosa” con la quale Simone Cristicchi denunciava l’indifferenza e la problematica della malattia mentale, al “Signor Tenente” con cui Giorgio Faletti, ci dava i brividi facendoci vivere la paura e il coraggio dei ragazzi delle scorte al tempo sotto mira della malavita, a “L’amore rubato” con cui Luca Barbarossa trattava il tema della violenza sulle donne.
Ma Sanremo è anche uno straordinario portatore di gioia incondizionata. Una settimana che sembra quasi esser posizionata fuori posto tra le tante in cui si riflette su crisi, problemi, denunce, malvagità, perché all'improvviso siamo invasi da luci, colori, suoni, sorrisi e canzoni, con effetto rigenerante per l’animo e il corpo. L'eccesso di polemiche prefestivaliere sono come l’eccesso di cibo nel weekend prima dell’ inizio della dieta alimentare, si placano con l’apertura del Sipario che non si chiude per almeno 6 giorni, quei 6 giorni in cui milioni e milioni di Italiani si nutrono attratti da tutte le trasmissioni ( o per lo meno dalla maggioranza…. ) radiofoniche e televisive di emozioni che arrivano dal quella Cittadina della Riviera ligure. Tutti gli addetti ai lavori si sentono per un centinaio di ore o poco più dei Supereroi. Ho da anni il privilegio di esser uno di loro seguendo le dirette di Raiuno incapace di capire da dove arrivi tanta forza…. Forse la forza della musica, forse la forza della tradizione, forse la forza dei suoi 70 anni, forse l’energia lasciata da tanti artisti che li sono nati, cresciuti, che li hanno avuto conferme e delusioni, gioie e sofferenze. E non solo su quel palco, ma in ogni angolo di quella Città di mare meravigliosa che diventa il centro mondiale della Musica, del business discografico, radiofonico, televisivo. Mai slogan fu più esplicito sulla domanda che ci facciamo, “Perché Sanremo è Sanremo”.