Doveva realizzarsi a Santiago del Cile, ma il colpo di stato di Pinochet ha obbligato i “Muralisti Messicani”, autori fra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso di una pagina fondamentale della storia dell'arte, a fuggire dall'America Latina. Dopo 44 anni, la rassegna arriva per la prima volta in Europa. Allestita presso gli spazi di Palazzo Fava, a Bologna, la mostra aprirà il 19 ottobre del 2017 e si concluderà il 18 febbraio del 2018.
Un accordo speciale
L'estemporanea arriva in Emilia grazie ad un accordo tra la direttrice del Museo, Vania Rojas Solis, il curatore Carlos Palacios, e il Presidente di Genus Bononiae, Fabio Alberto Roversi Monaco. A Palazzo Fava, dunque, si potranno ammirare le opere dei 3 artisti messicani più famosi del movimento muralista: José Clemente Orozco, David Alfaro Siqueiros, Diego Rivera. La collezione, che è patrimonio nazionale messicano per il suo alto valore artistico e i contenuti sociali, è composta da 70 opere.
Roversi: “Una mostra unica”
“E’ una mostra che ha un fascino assolutamente unico perché alla sua indubbia bellezza e fascino si aggiunge il valore storico legato ad un periodo estremamente critico per tutta l’America Latina” spiega il prof. Fabio Roversi Monaco, Presidente di Genus Bononiae-Musei nella Città. “Siamo fieri di poter ospitare questa collezione per la prima volta in Europa grazie alla stretta collaborazione con il Museo Carrillo Gil”. La “Mostra sospesa” organizzata e prodotta da Fondazione Carisbo e Genus Bononiae-Musei nella Città, unitamente al Museo Carrillo Gil e alla società italiana Glocal Project Consulting rappresenta il meglio della pittura muralista messicana, nonché una delle forme d’arte più importanti del XX secolo.