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PARTE DOMANI LA 72ESIMA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA

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Avrà il via il 2 settembre il 72esimo appuntamento annuale con la Mostra Internazionale Del Cinema di Venezia. Le proiezioni al Lido si apriranno ufficialmente con l’attesa anteprima di “Everest”, film fuori concorso dal budget milionario del regista islandese Baltasar Kormákur. Molti i grandi nomi che saranno presenti alla rassegna di quest’anno, che si prospetta molto popolare tra il pubblico grazie alla presenza di registi e attori come Martin Scorzese, Robert Deniro e Leonardo di Caprio. Saranno 55 in tutto i film in programma, 22 in concorso, 18 nella sezione “orizzonti” e 16 fuori concorso.

Una selezione “coraggiosa” quella della mostra di Venezia, che non segue una tematica predominante ma tende a prendere spunto da episodi reali di cronaca o di storia. La qualità è come sempre l’interesse principale della rassegna, che non si lascia sedurre da grandi nomi e, come spiega il direttore della mostra, Alberto Barbera,”si mantiene fedele al principio che un festival debba offrire il contrappunto di una visione autonoma, sgombra dei vessilli di cui il marketing si può avvalere. L’importante è non cedere alla tentazione di prendere un film solo perché ha un buon cast altrimenti poi la delusione è pari alle aspettative”.

Tra le ventidue pellicole in lizza per l’ambito Leone d’oro ben quattro in questa edizione rappresenteranno il cinema “nostrano”. “Per amor vostro” diretto da Giuseppe Gaudino, “Sangue del mio sangue” di Marco Bellocchio, “A Bigger Splash” di Luca Guadagnino e “L’attesa” di Pietro Messina. Annata fortunata per il cinema italiano che ha riscosso grande successo a Cannes con i film di Moretti, Sorrentino e Garrone ma, “bisogna stare attenti” avverte il direttore della mostra Alberto Barbera: “Se da un lato ci sono segnali positivi per il cinema Italiano, purtroppo l’altro versante della medaglia è che c’è una produzione sterminata, troppi film fatti con pochi soldi, dove la qualità è bassissima“.

Risaltano tra i film stranieri in concorso il lavoro del regista britannico Tom Hooper “The Danish girl” che racconta la storia di Lili Elbe, una delle prime persone ad essersi sottoposta ad un’operazione per il cambio del sesso, e “Francofonia” del vincitore del Leone d’oro nel 2011 Aleksandr Sokurov, interamente girato all’interno de Louvre di Parigi. Grandi nomi anche nella giuria, ad aiutare il presidente Alfonso Cuarón ci saranno il celebre regista taiwanese Hou Hsiao-hsien, l’attrice Diane Kruger, lo scrittore Emmanunel Carrère ed il direttore italiano Francesco Munzi.

Francesco Volpi: