Uno dei monumenti più importanti del mondo, l’arco di trionfo di Palmira – distrutto dagli uomini dell’Isis lo scorso ottobre – tornerà a vivere, anche se solo come copia in marmo. La replica sarà esposta a Trafalgar Square, il 19 aprile, per poi essere trasportata anche a New York.
La tecnica utilizzata per ricostruire il monumento è la stampa 3d e a rendere possibile tutto questo sono state due aziende italiane, per la precisione toscane: la TorArt, impresa di Carrara specializzata in scultura, fondata da Giacomo Massari con Filippo Tincolini, e la D-Shape, società fondata da Enrico Dini a Cascine. La scultura di marmo è stata creata da scalpellini-robot che hanno riprodotto fedelmente l’aspetto dell’originale.
“Il 70 percento del materiale che useremo verrà da Carrara o dalle Alpi. Il giorno che ci sposteremo in Siria, utilizzeremo materiali locali», ha precisato Enrico Dini al Corriere della Sera. L’obiettivo, infatti, è quello di realizzare una copia permanente e con le dimensioni reali da installare a Palmira, utilizzando il materiale che si trova in Siria.
L’iniziativa è partita dall’Institute of Digital Archaeology e ha visto la collaborazione dell’Unesco, dell’Universita’ di Oxford, del Museo del Futuro di Dubai e del governo degli Emirati Arabi Uniti. La ricostruzione dell’arco di trionfo di Palmira è solo la prima di una serie e si basa su una collezione di migliaia di immagini tridimensionali raccolte in siti a rischio di distruzione da equipe di volontari in zone di guerra del Medioriente e del Nord Africa.