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Palermo nominata Capitale italiana della cultura 2018. Orlando: “Grande opportunità”

Dal 20 novembre al 31 gennaio: uno spazio di poco più di due mesi, necessario per decretare chi, tra le 10 candidate finaliste, avrebbe raccolto lo scettro di Pistoia come Capitale italiana della cultura nel 2018. E allora, puntuale, è arrivato il verdetto: l’onore (e l’onore) di questo titolo è andato alla città di Palermo. Il capoluogo siciliano, quindi, è il designato dalla commissione guidata da Stefano Baia Curioni a intraprendere un anno di iniziative socio-culturali di grande rilievo e qualità: “La candidatura – come spiegato nella motivazione ufficiale – è sostenuta da un progetto originale, di elevato valore culturale, di grande respiro umanitario, fortemente e generosamente orientato all’inclusione, alla formazione permanente, alla creazione di capacità e di cittadinanza, senza trascurare la valorizzazione del patrimonio e delle produzioni artistiche contemporanee”.

Orlando: “Opportunità per il Paese”

Un dettaglio non trascurabile, è che il percorso di Palermo come Capitale 2018, cadrà in corrispondenza dell’organizzazione “Manifesta12”, una fra le più importanti rassegne sull’arte contemporanea (una biennale) a livello internazionale: “La nostra città – ha spiegato il sindaco Leoluca Orlando – sarà di fatto una capitale dell’arte contemporanea. La possibilità di abbinare le attività con quelle di Capitale italiana della cultura rappresenta una grande opportunità non solo per Palermo ma per tutto il nostro paese”. La città siciliana è stata eletta da una rosa di altre 9 accreditate partecipanti selezionate per la finalissima, fra le quali figuravano (in ordine alfabetico) Alghero, Aquileia, Comacchio, Ercolano, Erice (e comuni limitrofi), Montebelluna, Recanati, Settimo Torinese e Trento.

Valorizzazione e progettazione

“Il progetto – si spiega ancora nelle ragioni della scelta – è supportato dai principali attori istituzionali e culturali del territorio e prefigura interventi infrastrutturali in grado di lasciare un segno duraturo e positivo. Gli elementi di governance, di sinergia pubblico-privato e di contesto economico, poi, contribuiscono a rafforzarne la sostenibilità e la credibilità”. La nomina a Capitale della cultura, infatti, rappresenta sì la possibilità di investire risorse in numerose iniziative di valorizzazione a livello culturale ma, al tempo stesso, un’importante occasione di progettazione a lungo termine per la riqualificazione del patrimonio urbano e paesaggistico. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta: “Sono felice che una città con la storia come quella di Palermo sia stata scelta come capitale della Cultura. Questa scelta ci ha reso giustizia ed è un’occasione importante per incrementare il turismo”.

Nel frattempo, il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, il quale ha presenziato alla cerimonia di elezione, ha annunciato che nel 2018 verranno rese note le candidature per il titolo di Capitale della cultura 2020, in quanto la nomina è implicita in quella di Capitale europea 2019 riservata alla città lucana di Matera.

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