Il Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia) ospita fino al prossimo 4 novembre la grande mostra “Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei”. Oltre cento opere e quattro diverse sezioni – una collettiva di alcuni tra i più riconosciuti fotografi contemporanei, una sezione dedicata al paesaggio della Riviera del Brenta nel secolo scorso, gli affreschi onirici e surreali del Settecento e un’installazione immersiva e multisensoriale – che offrono al pubblico un ripensamento del rapporto uomo-mondo, attraverso la sua declinazione paesaggistica.
Paesaggio: innumerevoli prospettive
Il paesaggio – si legge nel comunicatstampa – è definito come “quella parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato”, ma ha costituito l'oggetto di riflessione di molteplici discipline: geografia, ecologia, estetica, arte e architettura che, attraverso i differenti approcci scientifici, ne hanno arricchito la concezione. Le innumerevoli prospettive concettuali del termine “paesaggio”, così come le differenti modalità d'interpretazione visiva, forniscono molteplici spunti di riflessione, che divengono fondamentali, oggi, per ripensare al concetto stesso del “paesaggio” e del rapporto di questo, sia esso urbano che naturale, con l'essere umano.
Villa Pisani, inserita in un contesto costruito dall’uomo, costituisce il luogo ideale in cui innestare questa riflessione, consentendo al visitatore non solo di godere delle opere presenti in mostra, ma anche di trasformare la visita al museo in un gioco esperienziale in cui mettere in campo livelli percettivi differenti offerti sia dalle opere esposte sia dalle diverse tipologie paesaggistiche qui presenti, come il boschetto Ottocentesco e il giardino Settecentesco, dotato quest’ultimo di un labirinto tra i più belli d’Europa.
Il percorso espositivo
La mostra è composta da quattro sezioni, ciascuna delle quali pone un differente focus sul tema del paesaggio. La sezione contemporanea, realizzata in collaborazione con il Craf – centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, riunisce oltre venti tra i più importanti protagonisti italiani della fotografia contemporanea; cento opere raccontano, nell’arco di 80 anni, dal 1940 ai giorni nostri, le meraviglie, l’evoluzione e i mutamenti del paesaggio italiano: la suggestione della laguna veneziana, le cime innevate di Cortina, i vigneti delle Langhe piemontesi, le dolci colline della Val D’Orcia, il fascino di Capri, le verdi distese della Puglia, le imponenti rovine archeologiche di Agrigento, ma anche il lavoro dell’uomo nei campi, i palazzi popolari delle periferie, le architetture di ville e palazzi lasciate deperire dal tempo e dall'incuria, i poetici e malinconici siti di archeologia industriale.
Gli artisti
In mostra le opere di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Bruno Cattani, Giuseppe Cavalli, Carla Cerati, Elio Ciol, Mario De Biasi, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli Guido Guidi, Giuseppe Moder, Toni Nicolini, Cristina Omenetto, Fabiano Parisi, Francesco Radino, Fulvio Roiter, Massimo Siragusa, Carlos Solito.
Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei è promossa dalla Direzione del Polo Museale del Veneto, organizzata e realizzata da Munus in collaborazione con CRAF e Fondazione Mazzotti e patrocinata dal Comune di Stra.