Fino all’8 febbraio palazzo Sciarra a Roma ospiterĆ le opere di Norman RocwellĀ , pittore e illustratore americano. La sua fama ĆØ legata soprattutto alle copertine realizzate per il magazine āThe saturday evening postā tra il 1916 e il 1963. Opere come āIl problema con cui tutti conviviamoā o āIl triplo autoritrattoā hanno goduto di un grande successo soprattutto nella cultura popolare Usa, influenzando generazioni di artisti.
La mostra ĆØ stata organizzata dalla Fondazione Roma in collaborazione con il Norman Rockwell Museum di Stockbridge, la Fondazione di Ny e il Polo Museale romano. L’esposizione italiana ha un taglio leggermente diverso dagli allestimenti statunitensi. Danilo Eccher, direttore della Gam di Torino, spiega come l’artista sia una figura di primissimo piano negli Stati Uniti: āle sue illustrazioni hanno accompagnato l’evoluzione di generazioni di cittadini e tutti lo conoscono. Qui a Roma abbiamo scelto di mostrare anche la sua produzione pittorica”. L’evento capitolino racconterĆ Rockwell a 360 gradi, inserendo le 323 copertine del magazine americano, le grandi tele, i ritratti, i disegni preparatori e gli studi fotografici con cui l’autore ha inaugurato un nuovo stile: il realismo romantico. AbilitĆ nel disegno, sguardo ironico e sensibilitĆ nello scegliere il dettaglio attraverso cui raccontare una storia sono i suoi tratti caratteristici.āOra che la societĆ ĆØ radicalmente cambiataā ha aggiunto il curatore āc’ĆØ il giusto distacco per analizzare la sua opera anche dal punto di vista squisitamente artisticoā.
L’intera mostra si fa porta voce di valori come la famiglia, l’educazione, il coraggio e l’unitĆ sociale che durante gli anni venti non furono accettati a causa delle difficoltĆ in cui riversava il Paese. Ć stato in seguito al boom economico del dopo guerra che Rockwell comincia a incidere sui temi sociali e civili raggiungendo di grande fama.