Torna a farsi sentire il buon profumo dei libri e della carta presso la Biblioteca “Giancarlo Mazzacurati” titolata al professore napoletano, critico e storico scomparso prematuramente. A Bagnoli, precisamente in via Acate 55, la nuova sede che vede la luce dopo la chiusura nel 2008. La biblioteca, che ora sarà gestita da comune, è stata fondata nel 1997 dall’Associazione “Laboratorio Città Nuova”, nota per il suo impegno educativo finalizzato al recupero delle zone marginali e suburbane di Napoli, grazi alla forte spinta di Mariella Albrizio, docente del liceo scientifico Labriola.
Una esistenza sofferta ma fortemente voluta che non si è arresa alla precarietà delle sedi di fortuna che l’hanno ospitata né alla mancanza di personale. Il lento e fiducioso operato dei volontari e l’assidua frequentazione dei visitatori di ogni età hanno condotto la biblioteca ad ottenere nel 2000 una convenzione tra comune e Associazione. Poi la chiusura improvvisa e le battaglie perse con il comune, per la sua riapertura, lasciano l’amarezza e la disillusione.
Un quinquennio che oggi toglie il manto di polvere da 20.000 volumi e non solo da quelli. Tre i fondi che hanno arricchito la biblioteca: il fondo Bagnoli, per la sezione storica; il fondo Rossanda, per quella classica, con un corollario di testi di attualità politica e culturale, di storia, di opere letterarie; e infine il fondo Mimmo Jodice, che contiene libri di fotografia. La messa in rete del catalogo ha conferito alla biblioteca una presenza di tutto rispetto, che conta anche preziose e introvabili opere. Immaginabile quindi, la soddisfazione e il significato che la sua riapertura infondono nei confronti di Bagnoli.