La notizia è curiosa quanto sensazionale, se si considera, soprattutto, che svela un retroscena del maestro cremonese Antonio Stradivari. Un nome divenuto universalmente sinonimo di eccellenza in fatto di strumenti a corde. La perfezione dei violini creati da Antonio Stradivari sarebbe il frutto dell’errore nella progettazione e nella costruzione di questi strumenti.
L’errore involontario che ha permesso la creazione di questi strumenti così diversi dagli altri sarebbe dovuto a un progressivo cambiamento non voluto dei due intagli a forma di “F” dai quali fuoriesce l’aria, frutto di variazioni casuali poi ripetute più volte. Per otto anni gli studiosi, utilizzando la comparazioni fra i violini di Stradivari e quelli dei concorrenti, sono risaliti al segreto del “Ferrari musicale”.
Questi errori inizialmente casuali sono poi diventati “modello” e hanno contribuito a un suono più potente ma anche più raffinato, elemento principale del successo degli Stradivari. Lo sostiene uno studio effettuato dal ricercatore Nicholas Makris, del Massachusetts Institute of Technology di Boston, ricerca poi pubblicata sulla rivista londinese Proceedings of the Royal Society.
Il liutaio più famoso al mondo e tutti gli amanti della musica devono tutto a questo vizio tecnico riemerso dopo più di tre secoli. E pensare che recentemente un violini Stradivari è andato all’asta per oltre 13,5 milioni di euro.