A meno di un anno dalla visita di Papa Francesco a Cassano allo Jonio, la diocesi della cittĆ in provincia di Cosenza ha annunciato l’immissione in rete di tutti i beni architettonici, culturali e religiosi, di maggior pregio e di maggior rilevanza della diocesi presenti sul territorio di Cassano. SarĆ la cooperativa MuBAC (Museo, Biblioteca, archivio Cultura) a occuparsi della gestione dei beni del neo polo culturale diocesano che nella fattispecie sono il Museo, l’archivio e la biblioteca diocesana, la Basilica Cattedrale con la sua Cripta e il presepe semovente, il Santuario della Madonna della Catena e le chiese di San Francesco, Sant’Agostino e San Domenico, oltre al Seminario Giovanni Paolo I.
E’ stato monsignor Nunzio Galantino il promotore ideale di questa iniziativa e la possibilitĆ di dare vita a un polo culturale diocesano ĆØ maturata sulla scia entusiastica della visita papale nel giugno scorso. Proprio in quell’occasione nacque allora la cooperativa MuBAC, nell’ambito del progetto Policoro. Il presidente Iacobini, circa “il nostro obiettivo ĆØ quello di far si che, nel rispetto della dimensione religiosa dei siti, della loro storia, della loro architettura, si possa mettere in moto un meccanismo di crescita sotto il profilo culturale puntando in primis a tirar fuori dai cassetti polverosi, dagli archivi riservati solo agli studiosi la vera storia di Cassano”.
La diocesi di Cassano allo Jonio, che ĆØ la piĆ¹ grande della Calabria, presentava giĆ “una serie di realtĆ fin qui comunque utilizzate e, in parte, giĆ aperte al pubblico che perĆ², questa ĆØ la novitĆ rispetto al passato” ha sottolineato Iacobini “adesso cessano di essere delle isole per essere immesse in quella rete che punta a farle diventare un patrimonio della Cultura mondiale, aperte e accessibile al pubblico tutto l’anno e oggetto di un’opera di valorizzazione – promozione degna di tal nome”.