“Non avremmo mai pensato che le differenze potessero dividerci; e se anche fosse stato così, non avremmo mai pensato che ci saremmo uccisi a vicenda per questo”: così Anton Ovchinnikov e Anton Safonov, punte d’eccellenza della danza contemporanea dell’Ucraina, raccontano lo smarrimento di fronte alla guerra civile che sta insanguinando quel Paese. Per raccontarlo hanno ideato uno spettacolo “As I Became a Traitor” ( “Come sono diventato un traditore”), durante il quale verrà affrontato il tema del tradimento si svilupperà su diversi piani, da quello personale a quello che coinvolge le relazioni sociali e politiche. Debutterà in prima nazionale da giovedì 20 novembre a domenica 223 novembre presso “Teatri di Vita” di Bologna.
Anton Ovchinnikov è il leader del Black Orange Dance Theatre, si è diplomato alla Kiev National University of Culture and Arts, specializzandosi in modern, jazz e danza moderna. Dopo gli studi ha girato per l’Europa, partecipando a numerosi workshops. La compagnia gestisce oggi un teatro e una scuola e dal 2010 organizza il festival Zelyonka-Fest. Inoltre Ovchinnikov insegna danza all’Università di Kiev. Lo spettacolo sarà presentato nell’ambito di “Danze di pace dal fronte orientale” nei giorni in cui si ricordano i 100 anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale.
“Per lungo tempo tutti noi ci siamo considerati il paese più prosperoso dell’ex Unione Sovietica – raccontano gli ideatori – Parlavamo la lingua che volevamo: russo, ucraino, tataro, inglese. Guardavamo la tv, ascoltavamo la radio, cantando canzoni in lingue diverse. Andavamo in ristoranti, con cucine che corrispondevano ai nostri gusti. Non avremmo mai pensato che noi, ucraini, potessimo essere classificati secondo le nostre preferenze. E anche se fosse stato così, non avremmo mai pensato che queste preferenze potessero dividerci. E anche così, nemmeno in un incubo avremmo potuto immaginare che ci saremmo uccisi a vicenda per questo”.