La celebre artista Miriam Jasckierowicz Arman, vocal coach, pedagoga della voce, Ā e Premio Internazionale Verdimura 2016, contro razzismo e antisemitismo, sarĆ nuovamente in Italia prossimamente.Ā La professoressa israeliana ĆØ autrice di varie pubblicazioni, tra cui il best seller āLa voce: un approccio spirituale per cantare, parlare e comunicare. La Kabalah della voceā. E’ stata fondatrice della International Academy Voice and Stage Inc, organizzazione no profit dedicata al Bel Canto e alla Tecnica del “Giro Vocal Motion Technique“.
Eā lāunica donna al mondo che offre un momento di riflessione davvero singolare, con il rotolo della Torah. Per In Terris, ha rilasciato questa breve intervista sulĀ pluralismo religioso.
In questa fase storica molto delicata per il mondo, qual ĆØ la missione delle religioni?
“E’Ā stata ed ĆØ uguale fin dalla Creazione: cercare Dio, essere con Lui, pregare, credere in Dio, rivolgersi a Dio, credere che non cāĆØ risposta nellāuomo, ma cāĆØ sempre la risposta per il bene di Hashem. Nel periodo in cui viviamo, io non vedo differenze di ciĆ² che avveniva 100, 70 o 3 mila anni fa. Lāuomo ĆØ sempre contro lāuomo, le cose che portano la guerra interpersonale sono motivazioni umane, si parla di potere, si parla di denaro, di potere per un certo paese, per una certa ragione religiosa che alla fine religiosa non ĆØ per niente. Ed ĆØ quello a cui si deve ritornare, ritrovare la strada. Quella ĆØ la missione riconnettersi e ricapire la ragione per cui Hashem ci ha creati. Lui vuole avere una casa, un posto in questo mondo e noi dovremmo darglielo. La fine ĆØ un discorso di umanitĆ , portare lāessere umano ad accettare i Comandamenti, e i sette precetti di NoĆØ”.
Al āTiqqun Olamā ovvero la riparazione del mondo, quanto puĆ² contribuire lāebraismo?
“Il Tiqqun Olam ĆØ un discorso della Torah, un discorso dei saggi, un discorso del mondo, ĆØ un discorso ebreo e non-ebreo, oggi ĆØ un discorso universale. Noi dobbiamo riparare i danni che abbiamo fatto allāuomo e i danni fatti alla Creazione. Hashem ci ha dato lāEden, un giardino, che cosa abbiamo fatto di questo giardino? Riparare il mondo ĆØ ritornare alla fonte, alla Creazione, io vivo senza la Tv da quando ho fatto il mio ritorno alla Torah, non mi manca, il Pc lo uso per lavoro, non per piacere. Amare il tuo prossimo come te stesso, non ĆØ una religione o una persona”.
Ebraismo e cristianesimo sono le religioni piĆ¹ vicine, āsorelleā che condividono parte delle Sacre Scritture. Ma cāĆØ qualche pagina evangelica che lei apprezza in modo particolare e per quale ragione?
“Nellāebraismo ortodosso non ĆØ possibile leggere la letteratura del Vangelo, ĆØ vietato, non ĆØ permesso studiarlo, ma vi sono dei rabbini che lo fanno, ĆØ un loro privilegio. CiĆ² che io so ĆØ che le nostre religioni sono una unitĆ che va oltre per voi per la presenza del Nuovo Testamento, per voi il Messia ĆØ giĆ arrivato, mentre per noi sta arrivando. Io apprezzo ogni religione, Dio per tutti noi ĆØ Uno, la Torah ĆØ la Voce di Dio, la Voce della Pace che per me ĆØ il mio Credo, la Voce dellāamore che unisce il mondo. Lo studio della mistica per me ĆØ giĆ tanto, so che pure la vostra religione ha gli stessi Comandamenti, ha gli stessi pensieri universali di amore, ma le guerre fatte per il discorso delle religioni sono atti antireligiosi. Hashem dice di difendersi e noi lo facciamo, aggredire ĆØ unāaltra cosa, voler cambiare gli altri. Vado in giro con la Torah per un discorso di educazione e per far capire cosa dice, secondo il mio piccolo parere, ma il Grande ĆØ solo Hashem, che ribadisce di non fidarsi mai di nessuno, ma dice: ‘Vieni a me’.”
Papa Francesco ha voluto dedicare un giubileo lo scorso anno alla āMisericordia di Dioā e vi sono state molte occasioni in cui le tre grandi religioni monoteiste hanno riflettuto insieme. Quando lāamore ĆØ unidirezionale, cosa bisogna fare?
“Bisogna fare tutto ciĆ² che noi stiamo cercando di fare nel nostro piccolo, ritrovare Hashem, riavvicinarci a quelli che sono gli ideali, cheĀ il āpopolo normaleā non capisce, ma ciascuno secondo il proprio credo. CiĆ² che conta ĆØ il desiderio di tornare a Dio, riconoscere che esiste una forza superiore a noi. Il messaggio universale che deve venir fuori, ridedicarsi ai principi di Hashem: rispetto, amore, umanitĆ . Hashem ci ha dato tutto. Lui dice a ognuno āscegliā e lāuomo deve scegliere il bene, deve scegliere la vita. Nellāebraismo si dice: ‘Se salvi una vita, salvi il mondo!’. Questo perchĆ© ognuno di noi ĆØ una divina creazione, ciascuno si deve avvicinare alla DivinitĆ ”.
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