Il Museo del 900 di Milano si prepara all’Expo. La direttrice, Marina Pugliese, ha spiegato: “Il polo museale mostrerà i suoi tesori arricchiti con i reperti degli altri musei più importanti d’Italia di arte italiana del XX secolo. L’idea è quella di costituire una sorta di museo ideale e considerando che Expo è un’occasione per tutta Italia e non solo per Milano, ci è sembrato doveroso lavorare in un’ottica di rete”. Una collaborazione che include la Gam di Roma e quella di Torino, il Mart di Rovereto e Ca’ Pesaro a Venezia. Senza dimenticare le specificità più milanesi, come la valorizzazione del patrimonio futurista, che si è scelto di portare avanti non con una mostra temporanea.
“Questo è un museo – ha aggiunto Pugliese – è non c’è nulla di più importante per la promozione del patrimonio dei musei, nel senso che il museo ti offre una collezione permanente sempre visibile, a differenza delle esposizioni temporanee, che devono essere occasioni di approfondimento, ma con una data di inizio e una data di chiusura”. Accanto ai magnifici Balla, come il Cavaliere rosso o la straordinaria Ragazza che corre su un balcone, e alle Forme uniche della continuità nello spazio di Boccioni, il Museo del 900 vanta anche una serie unica di opere di Lucio Fontana, e non solo tele tagliate.
“Per me – ha concluso la direttrice del Museo – l’opera più significativa del Museo del 900 è il Neon di Fontana, che è stato realizzato nel 1951 subito dopo la guerra con Milano bombardata e distrutta e in qualche modo è il simbolo della rinascita, della voglia e della capacità di fare e di innovare”. Due verbi, fare e innovare, che sono e saranno decisivi soprattutto nel 2015.