Sono ben quattro le nuove città italiane riconosciute come “creative” dall'Unesco.
Le italiane
Si tratta di Milano per la letteratura – prima città italiana a ricevere tale riconoscimento – di Alba per la gastronomia – è la patria del pregiatissimo tartufo bianco e del gruppo dolciario Ferrero – di Pesaro per la musica – per via del forte legame ancora attuale con il compositore pesarese Gioachino Rossini e le sue numerose opere – e di Carrara per l'artigianato, famosa nel modo per i suoi marmi scelti (a suo tempo) anche da Michelangelo.
Le altre città nel mondo
Oltre a loro, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura ne ha scelte altre 60 di 44 Paesi diversi. Fra le prescelte, ci sono Brasilia (in Brasile) e Istanbul (in Turchia) per il design e Il Cairo (capitale egiziana) per l'artigianato. Nota curiosa, nonostante la recente decisione degli Stati Uniti di uscire dall'Unesco, l'organizzazione ha comunque votato due città americane: Kansas City (Missuri) per la musica e San Antonio (Texas) per la gastronomia.
Alfano e Franceschini
Felicissimo il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, che così commmenta le nomine italiane. “Si tratta – dice all'Ansa – di un importante riconoscimento per l'Italia, dimostrazione del fatto che non solo il patrimonio culturale, ma anche la creatività rappresenta una cifra fondamentale della proiezione esterna del nostro Paese che si conferma una superpotenza della Cultura“. Alafano evicenzia anche come queste 4 nuove nomine si aggiungano “al primato italiano nella lista del patrimonio mondiale, confermato dalle recenti iscrizioni approvate dall'Organizzazione parigina”.
“Ancora una prova della straordinaria capacità attrattiva della cultura italiana – commenta il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini -. Sono orgoglioso di questi riconoscimenti che contribuiranno allo sviluppo culturale e turistico di queste città favorendone la sostenibilità e le politiche di sviluppo”.