Dal 4 marzo 2015 sarà possibile visitare alle Scuderie del Quirinale una complessa mostra che attraverso il rimando a oggetti di ricche e fastose culture figurative vuole far rivivere la bellezza di un mondo antico raccontato dal grande artista Matisse, pittore, incisore, illustratore e scultore francese appartenente alla corrente artistica di Fauves. L’evento curato da Ester Coen rivelerà come il motivo della decorazione e del’orientalismo diventi per l’artista la prima forma di indagine sulla pittura. In seguito ad un viaggio a Mosca nel 1911 Matisse rimase affascinato dalla bellezza dei disegni arabeschi e gemetrici di una cultura tanto diversa dalla sua e che ha gli permise di concepire un’idea strutturale dell’´immagine nella sua misura simbolica, nel fluire di forme che proiettano il sentimento del divenire sul piano del supporto.
La grande esposizione racconterà la scoperta del mondo russo che ha acceso nell’artista il desiderio di forme più spirituali fino all’arrivo di una pittura quasi mistica che il l’autore francese ha interpretato con straordinaria modernità, in un linguaggio tendente al sublime.
L’esempio più evidente di questa ricerca artistica può essere sintetizzata nel Trittico marocchino del 1912, pensato in tre momenti: la visione tradizionale attraverso l’artificio della finestra, l’isolamento del soggetto in uno spazio e l’elevazione di un organismo architettonico a pura assonanza emotiva di timbri di colore. La retrospettiva sarà dunque un’occasione per conoscere lo sguardo profondo di un artista trasmesso dall’eco attento di due grandi collezionisti che hanno da subito intuito il suo grande messaggio.